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Sensori IoT per la gestione del bestiame: monitoraggio salute, alimentazione e comportamento

Il bestiame è una delle nostre fonti primarie per il sostentamento mondiale. E sebbene i consumi di carne si siano nettamente ridotti anche rispetto a qualche ventennio fa, mucche, capre e pecore restano tra gli alimenti preferiti da portare in tavola come secondi. Inoltre le politiche sempre più stringenti sulla sicurezza alimentare hanno sollevato massima attenzione sulla filiera e l’odierna gestione del bestiame richiede parecchie risorse ed energie e se per secoli essa è stata sinonimo di metodi tradizionali e manuali, oggi la stessa sta abbracciando un futuro in cui l’innovazione tecnologica è il cardine per garantire efficienza, sostenibilità e competitività. Tra le innovazioni di punta, i sensori IoT rappresentano una soluzione all’avanguardia, offrendo agli allevatori strumenti avanzati per monitorare e gestire in tempo reale salute, alimentazione e comportamento del bestiame, bilanciando al contempo sostenibilità ed efficienza. Vediamo meglio nel corso del nostro nuovo articolo.


L’importanza del bestiame e perché monitorarlo è cruciale

Il bestiame riveste un ruolo centrale nell’economia agricola globale e risulta indispensabile per numerosi settori produttivi che vanno ben oltre il semplice approvvigionamento alimentare. Dalla produzione di latte e carne alla fornitura di fibre naturali come lana e pelle, gli animali da allevamento costituiscono una componente essenziale delle catene di approvvigionamento e contribuiscono in modo significativo all’esistenza umana. Per questo, se si parla in termini di produttività, il monitoraggio accurato del bestiame può determinare un aumento significativo della resa di latte, carne e altri derivati, grazie alla possibilità di individuare precocemente eventuali problemi di salute o anomalie nel comportamento degli animali e permettere agli allevatori di intervenire tempestivamente, evitando perdite e ottimizzando i cicli produttivi.
Un approccio proattivo riduce il rischio di cali nella produzione, che possono derivare da malattie non diagnosticate o da condizioni ambientali sfavorevoli. Inoltre, una gestione oculata delle risorse alimentari, basata su dati precisi e in tempo reale, consente di adattare i regimi nutrizionali alle esigenze specifiche di ciascun animale, migliorando così la qualità dei prodotti finali e garantendo una maggiore efficienza operativa.

Un altro aspetto che va attenzionato riguarda la sostenibilità che viene a mancare spesso a causa dell’impatto ambientale che le attività agricole dell’allevamento comportano. Pensiamo ad esempio alle emissioni di gas serra e per l’uso intensivo di risorse naturali come acqua e suolo.
Non va tralasciata l’importanza del monitoraggio in merito al benessere animale e non solo per ragioni etiche ma anche per il suo impatto diretto sulla produttività e sulla qualità dei prodotti, come abbiamo anticipato. Il monitoraggio costante della salute e del comportamento consente di prevenire situazioni di stress o disagio, migliorando la qualità della vita degli animali cosa che. per altro, risponde anche alle crescenti aspettative dei consumatori, sempre più attenti alle condizioni in cui vengono allevati e mantenuti gli animali.

Problemi legati al monitoraggio del bestiame

Assodata l’importanza del monitoraggio del bestiame, i metodi tradizionali di gestione continuano a presentare numerosi limiti che, se non affrontati, rischiano di compromettere la redditività dell’intero settore. Uno dei principali ostacoli è la difficoltà di individuare tempestivamente segni di malessere o patologie nei capi di bestiame. Le diagnosi tardive di malattie o stati di stress possono portare a conseguenze gravi, come la diffusione di infezioni all’interno del gruppo, un aumento della mortalità o una riduzione significativa della produzione di latte e carne. Problemi ulteriormente aggravati dalla osservazione manuale e dal giudizio soggettivo degli allevatori.

Anche la gestione dell’alimentazione rappresenta una fonte critica di inefficienze e potenziali perdite, in quanto una nutrizione inadeguata o non bilanciata e che non si riesce a ben monitorare può avere un impatto diretto sulla salute e sulle prestazioni del bestiame, con sprechi di risorse alimentari, distribuzioni non omogenee e difficoltà nel valutare il consumo effettivo da parte degli animali, che si riflettono in una riduzione del tasso di crescita, nella diminuzione della qualità dei prodotti e in un aumento dei costi operativi.
Altro aspetto da tenere sempre sotto controllo è il comportamento del bestiame, indicatore fondamentale dello stato di salute e del benessere generale degli animali, ma che spesso rimane difficile da interpretare con precisione. Anomalie comportamentali, come cambiamenti nei ritmi di movimento, alterazioni nel ciclo sonno-veglia o manifestazioni di aggressività, possono essere sintomi di problemi di salute sottostanti. 

Sensori IoT come soluzione per la gestione del bestiame

Qui entrano in gioco i sensori smart, detti anche sensori IoT, acronimo di Internet of Things che grazie alla loro capacità di integrare tecnologia avanzata, come microprocessori e moduli di comunicazione wireless, monitorano parametri chiave in tempo reale e inviano le informazioni raccolte a piattaforme digitali per l’analisi e la gestione. Gli allevatori possono accedere a tali informazioni dettagliate e aggiornate, utilizzando dashboard intuitive e capaci di monitorare lo stato di salute generale del bestiame, come la temperatura o la frequenza cardiaca, e permettono pertanto di intervenire immediatamente in caso di anomalie. Anche l’alimentazione beneficia enormemente dell’integrazione dei sensori IoT. Il monitoraggio del consumo di mangimi tramite sensori collocati nei punti di alimentazione consente di raccogliere dati precisi su quanto e quando gli animali si alimentano e come, garantendo una nutrizione equilibrata.
Ma il ruolo dell’IoT nell’allevamento va ben oltre la semplice automazione dei processi, in quanto è una tecnologia abilitante che promuove un cambiamento culturale e operativo, spingendo verso una gestione del bestiame basata su decisioni informate. Questo approccio data-driven riduce i margini di errore e offre agli allevatori la possibilità di rispondere rapidamente alle esigenze quotidiane e a lungo termine, migliorando la redditività e le risorse. Inoltre, la capacità di prevenire problemi prima che si manifestino in modo critico contribuisce a ridurre il ricorso a interventi costosi, come trattamenti medici o perdite di produzione. 

Un futuro sostenibile grazie all’IoT

Guardando al futuro, è evidente che l’allevamento non può più fare affidamento esclusivamente su metodi tradizionali e che l’adozione di tecnologie come i sensori IoT rappresenta non solo un’opportunità per migliorare le pratiche agricole, ma una vera e propria necessità.
Questo cambiamento richiede investimenti strategici e partnership tecnologiche solide, come quella che si può realizzare con Moxa Distry Shop e grazie a cui le possibilità di innovazione sono pressoché illimitate nel supportare applicazioni mission-critical che assicurano una soluzione personalizzata e scalabile, adatta alle esigenze specifiche di ogni azienda agricola, rendendo la transizione verso una gestione più tecnologica e sostenibile un processo fluido e altamente produttivo. L’azienda da 40 anni opera nel mercato della distribuzione industriale di soluzioni per la connettività, divenendo leader in Europa del marchio MOXA.
Con dispositivi di alta qualità, come router industriali e switch progettati per ambienti complessi, la scelta di queste soluzioni garantisce la stabilità e la sicurezza delle reti, essenziali per un monitoraggio continuo e senza interruzioni e in grado di spianare la strada verso un futuro in cui produttività, benessere animale e sostenibilità ambientale non sono più obiettivi contrastanti, ma componenti integrative di una visione unificata e realizzabile.