Chissà quante volte, in una giornata qualunque, ti sarai trovato a sentire parlare di “catena del freddo“. Magari hai fatto finta di esserne un esperto, oppure ti sarai chiesto ma cos’è esattamente?
In pratica con questo termine che può sembrare “alquanto tecnico e parecchio complicato”, invece si indica un concetto molto semplice!
Facciamo un esempio: pensa a quando vuoi prendere del latte per fare colazione, e così apri il frigorifero, ma ti accorgi che in verità si è spento e tutti i tuoi alimenti, latte compreso, sono ricoperti di goccioline d’acqua per effetto dello scongelamento… Berresti più quel latte? No e probabilmente neppure gli altri alimenti, proprio perché la loro sicurezza non è più garantita in quanto si è “rotta la catena del freddo”.
Quindi questa catena del freddo altro non è se non il processo di produzione, stoccaggio, trasporto, distribuzione e conservazione che mantiene i nostri alimenti freschi e sicuri per il nostro consumo alimentare quotidiano.
Ma non sono solo i cibi che necessitano di una corretta temperatura per preservare la loro durata e integrità, in quanto esistono anche determinate categorie di farmaci che vanno mantenuti e conservati a temperatura fredda costante. Alcune tipologie di alimenti o di medicine hanno bisogno di un ambiente fresco, o addirittura ghiacciato, per mantenere le loro proprietà. Proprio per mantenere le proprietà integre e sicure il monitoraggio della temperatura e le condizioni dell’umidità devono essere necessariamente monitorate in maniera costante, così da rilevare possibili anomalie e permettere agli operatori di provvedere tempestivamente.
L’intervento umano, però, non sempre si rivela efficace o tempestivo. Noi uomini siamo soggetti all’errore, è nella nostra natura. Possiamo fare delle stime imprecise o quanto meno non istante per istante, né abbiamo sempre la possibilità di valutare tutte le variabili che possono presentarsi anche in futuro, cosa che comporta un limite importante e un grave gap nella gestione della catena del freddo.
Capisci subito allora quanto sia fondamentale che tutto fili liscio? Se questa catena del freddo si dovesse interrompere in qualche punto del suo processo, questi prodotti non raggiungono la nostra tavola, o il nostro armadietto dei medicinali, in condizioni ideali.
E i rischi non sono da sottovalutare: stiamo parlando di conseguenze che possono impattare la nostra salute e, nei casi più gravi, la nostra stessa vita.
In questo scenario l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet of Things (IoT) potrebbero aiutare a superare le sfide attuali nella catena del freddo, ma anche aprire la porta a un futuro in cui il deterioramento dei farmaci e degli alimenti sia un concetto obsoleto, a vantaggio di un futuro in sicurezza, efficacia e sostenibilità dei nostri prodotti siano garantite, riducendo gli sprechi e salvando vite umane. Vediamo allora più da vicino alcuni punti salienti della gestione della catena del freddo.
L’importanza della catena del freddo nella conservazione di farmaci e alimenti
È estate e fuori c’è un caldo torrido! Ti sei mai chiesto come puoi portare in tavola il tuo gelato preferito e consumarlo ben intatto e conservato? Come già detto, questo è l’effetto di una catena del freddo che funziona a dovere.
Quando si pensa a tutti i passaggi che sottendono questa catena, in generale molte persone possono pensare che si tratti solo di conservazione principalmente nel contesto del settore alimentare, dove risulta fondamentale per mantenere la freschezza e la qualità degli alimenti.
Ma come già anticipato, essa svolge un ruolo altrettanto importante, se non di più, nel settore farmaceutico, dove molti farmaci, in particolare pensiamo a quelli biologici come i vaccini, sono sensibili agli sbalzi di temperatura e richiedono condizioni di conservazione precise per mantenere la loro efficacia. Se non conservati correttamente, questi farmaci possono perdere la loro potenza, risultando meno efficaci o addirittura inutili, se non mettere persino a repentaglio la vita dei pazienti.
Se da un lato la catena del freddo va gestita con massima cura ed attenzione, di contro dobbiamo dire che mantenere la temperatura costante (in questo caso fredda se non addirittura sotto zero) o delle condizioni igroscopiche ideali non è per niente un compito semplice e coinvolge tutta una serie di passaggi, tra cui la produzione, lo stoccaggio, la refrigerazione, il trasporto, e la distribuzione finale.
In tutte queste fasi sia la temperatura e sia il tasso di umidità, se non correttamente controllate e mantenute, possono essere causa di problemi a carico dei prodotti. Pensa a cosa potrebbe accadere se una cella frigorifera dell’industria alimentare non facesse il suo lavoro, mantenendo lo yogurt ben conservato. Se improvvisamente la corrente saltasse e nessuno se ne accorgesse, o se anche il gruppo di continuità non partisse, quello yogurt, con buona probabilità, raggiungerebbe il supermercato e poi il tuo frigorifero già con una bella colonia di batteri che, se ingeriti, non causerebbero probabilmente solo un brutto mal di pancia!
Nel settore alimentare, ad esempio, i cibi sono spesso a rischio di contaminazioni batteriche che possono portare a un deterioramento della qualità degli alimenti, causando malattie trasmesse da alimenti come le pericolose tossicosi alimentari, o anche a perdite economiche significative, a causa di prodotti che devono essere chiaramente scartati.
E che dire se l’insulina che serve per un tuo caro non fosse conservata nei frigoriferi della tua farmacia di fiducia ad una temperatura adeguata e come consigliata dalla casa farmaceutica? Sicuramente oltre ad essere inefficace potrebbe fare male una volta inoculata.
Oppure pensa, ad esempio, ai problemi logistici, come l’infrastruttura talvolta poco idonea per viaggi sicuri e il trasporto inadeguato, o a problemi tecnici come guasti alle attrezzature o interruzioni di corrente. Ciò è particolarmente importante soprattutto nei paesi in cui le temperature esterne possono superare i valori di conservazione ideali per questi prodotti, causando danni irreparabili.
Ognuno dei passaggi che interessano la catena del freddo devono essere quindi attentamente monitorati e controllati, per assicurare che i prodotti rimangano entro un intervallo di temperatura specificato.
Una catena del freddo efficiente è fondamentale per garantire che questi prodotti non solo mantengano la loro efficacia, ma siano anche sicuri per il consumo.
Tecnologie AI e IoT: il connubio ideale per la catena del freddo
In questo contesto le soluzioni basate su AI e IoT possono fornire una risposta efficace alle sfide della gestione della catena del freddo. Grazie a queste tecnologie, infatti, è possibile monitorare la temperatura dei prodotti e in ogni fase della catena del freddo.
I sensori IoT e altri sistemi intelligenti integrati tramite dispositivi di rilevamento temperature installati nelle celle frigorifere, ad esempio, o sui mezzi della mobilità per i trasporti, o ancora tra gli scaffali refrigerati dei supermercati o nei frigoriferi delle farmacie dei depositi farmaceutici, possono raccogliere una quantità smodata di dati in real time, e inviarli immediatamente ad un sistema centrale di elaborazione dati che, attraverso applicazioni di software di intelligenza artificiale possono analizzare istante per istante, sulla scorta di modelli ideali, i valori della temperatura presente sia durante la produzione, la refrigerazione e lo stoccaggio dei prodotti, ma perfino seguirli lungo tutto il resto della catena del freddo, durante il trasporto, la consegna e la distribuzione.
Addirittura è possibile, utilizzare sensori di temperatura o di rilevazione dell’umidità, per elaborare modelli predittivi con intervento dell’AI, così da registrare e analizzare i valori di temperatura raggiunti durante il viaggio dei prodotti, e prevedere con esattezza il tempo di conservazione rimasto per i prodotti.
L’intelligenza artificiale si integra infatti perfettamente con l’IoT nella gestione della catena del freddo: grazie ai sistemi di machine learning e deep learning, l’AI può analizzare i dati raccolti dai sensori IoT per individuare eventuali anomalie o malfunzionamenti nel processo di conservazione, dando la possibilità agli operatori di intervenire tempestivamente, per risolvere eventuali problemi e prevenire eventuali rischi. Inoltre, l’AI può essere utilizzato per ottimizzare il processo di conservazione, suggerendo ai produttori le condizioni ideali di temperatura e umidità per ciascun tipo di prodotto.
Molti di questi monitoraggi possono venire eseguiti da remoto, praticamente senza la necessità dell’intervento umano in loco, ma attraverso l’utilizzo anche di app su smartphone. Questo vorrà dire soprattutto migliori performance, svincolando il personale dedicato da queste attività di routine e impiegando il tempo umano su altre attività più importanti, oltre a garantire l’esattezza del dato e la riduzione dell’errore.
Così aziende alimentari e case farmaceutiche possono concentrarsi maggiormente sulla produzione e distribuzione i loro prodotti senza temere la perdita del loro valore o limitando gli sprechi.
Come si può migliorare la catena del freddo con l’applicazione di modelli predittivi
Ma non solo controllo e monitoraggio delle condizioni termiche ed igroscopiche attuali, perché i dati raccolti dai sensori e analizzati dai software di intelligenza artificiale hanno un’altra preziosa applicazione: la realizzare dei modelli predittivi, in grado di elaborare e indicare agli operatori del settore soluzioni correttive, per proteggere alimenti e farmaci da improvvise variazioni delle condizioni.
I software di Intelligenza Artificiale possono, ad esempio, analizzare parametri quali il clima e le differenti stagioni, se c’è troppo caldo o troppo freddo, se frigoriferi e celle refrigerate sono troppo carichi di prodotti e fanno fatica a mantenere la temperatura costante, suggerendo soluzioni o se alcuni prodotti possano sopportare una interruzione termica e per quanto prima di potersi deteriorare. È anche possibile elaborare simulazioni di situazioni critiche, prima che si verifichino realmente, permettendo di giocare d’anticipo sulla gestione della catena del freddo.
Ad esempio valutando la rotazione dei prodotti nei magazzini freddi, nelle celle frigorifere e nei congelatori industriali in base alle loro date di scadenza e di un loro mancato acquisto.
La tracciabilità intelligente dei prodotti
Un altro aspetto su cui porre una massima attenzione è la possibilità che l’uso dell’intelligenza artificiale possa contribuire anche a migliorare la tracciabilità dei prodotti nella catena del freddo, consentendo di monitorare in modo continuo la provenienza e lo stato di conservazione degli alimenti e dei farmaci. Sensori e dispositivi IoT permettono di raccogliere dati in tempo reale sulla temperatura, l’umidità e altri fattori critici che possono influire sulla qualità dei prodotti, inviandoli ai centri di controllo tramite connessioni wireless ad alta velocità, così da consentire una rapida risposta in caso di problemi. I dati raccolti servono infatti a prevenire situazioni di emergenza, come un’interruzione della catena del freddo o un’avaria del sistema.
Uno dei vantaggi principali della tracciabilità intelligente dei prodotti è proprio la possibilità di identificare rapidamente (praticamente all’istante) eventuali problemi o quelli che possono presentarsi come potenziali rischi per la salute umana.
Ad esempio, in caso di contaminazione batterica o contraffazione in un lotto di prodotti alimentari, gli operatori saranno in grado di identificare rapidamente il lotto interessato e ritirarlo dal mercato prima che possa causare rischi alla salute umana con il suo consumo.
Tracciare i prodotti della catena del freddo, siano essi di natura alimentare o siano farmaci, è poi utile per stabilire i reali quantitativi necessari e a prevedere le esigenze future, rispetto alla domanda. Uno dei problemi delle aziende produttrici è infatti quello di dover ottimizzare i costi per la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione dei propri prodotti, costi che dipendono molto anche da errori produttivi, nel caso in cui l’offerta si verifichi maggiore rispetto alla domanda. Ma in base, per esempio, ai turnover dei prodotti da banco frigo o dei farmaci refrigerati, i sistemi intelligenti e il loro matching con i software di AI sono in grado di stabilire l’esatta quantità di prodotti che le aziende devono mettere in produzione solo quelli e non oltre, ottimizzando tempi e costi.
Inoltre la tracciabilità intelligente dei prodotti può aiutare a migliorare la logistica, consentendo di programmare le consegne in modo più efficiente e di ridurre i tempi di attesa per i clienti.
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