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Irrigazione intelligente

Gestione delle vigne tra irrigazione intelligente e prospettive per un futuro sostenibile del vino

Nell’acqua si vede il proprio volto; ma nel vino, si vede passare il cuore di un altro.” Questo proverbio francese sottolinea bene come il vino sia un prodotto che racchiude in sé parecchia complessità e profondità, sia per la storia e la cultura di un territorio, ma anche per la dedizione e la cura di chi ci sta dietro e lo produce. Per garantire che il vino continui a riflettere qualità e l’essenza del suo terroir, è fondamentale una gestione attenta e sostenibile delle risorse naturali nelle vigne, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico e di crescente pressione sulle risorse ambientali.
Tecnologie avanzate, come i sistemi di irrigazione intelligente, i sensori IoT per il monitoraggio ambientale e le piattaforme di gestione dati, offrono nuove opportunità per raggiungere questo obiettivo. Ma vediamo precisamente come.

L’importanza del vino per l’economia globale italiana

L’Italia è il primo produttore mondiale di vino, con una produzione annua che si attesta su miliardi di litri, distribuiti sia sul mercato interno che su quello internazionale. Tale posizione di assoluto rilievo è determinata non solo per la qualità e la varietà dei vini prodotti, ma anche per il suo contributo sostanziale al Prodotto Interno Lordo (PIL) nazionale, al tasso di occupazione e alle esportazioni, rendendo il settore vinicolo un asset strategico per l’economia del Paese, con un impatto significativo su numerosi comparti, dall’agricoltura alla manifattura, fino al turismo enogastronomico.
Alla base una indiscussa qualità dei vitigni italiani, ma anche alla capacità dei produttori di innovare mantenendo al contempo un forte legame con le tradizioni e il territorio, cosa che rende il vino un elemento chiave per la stabilità socio economica di molte regioni italiane, in particolare quelle rurali, dove la viticoltura rappresenta una delle principali fonti di sostentamento.
A questo si aggiunge il turismo enogastronomico, che attira ogni anno milioni di visitatori internazionali, contribuendo ulteriormente all’economia locale, con entrate significative per il settore dell’ospitalità e del commercio al dettaglio. 

Mantenere integro un tale patrimonio significa soprattutto investire su di una funzionale ed efficiente gestione delle risorse naturali, come l’acqua e il suolo, così da garantire la qualità e la produttività delle vigne, oltre alla adozione di pratiche agricole sostenibili, l’uso di energie rinnovabili e la conservazione della biodiversità. Solo così è possibile migliorare la resilienza delle vigne e aumentare la competitività del vino italiano sui mercati internazionali, dove i consumatori sono sempre più attenti ed esigenti rispetto ai prodotti che acquistano.

Criticità nella gestione delle vigne 

Il clima è senza alcun dubbio uno dei maggiori fattori critici per la salute delle vigne, basti pensare a come siccità prolungate, ondate di calore e eventi climatici estremi stanno diventando sempre più frequenti e intensi, mettendo a dura prova la resilienza delle coltivazioni. Così inondazioni o, al contrario periodi di siccità estreme, piogge, grandinate, vento e gelate possono impattare negativamente.
Non si tratta solo di interi vigneti distrutti, ma anche di una resa del prodotto finale praticamente differente. Le criticità climatiche influenzano direttamente la maturazione delle uve e possono compromettere la qualità dei composti zuccherini e fenolici essenziali per la vinificazione.
Quando manca l’acqua, ad esempio, sono tanti gli ettari di vigneti destinati ad andare a malora, con ingenti danni per l’economia locale. L’acqua necessita quindi di un’attenta gestione ottimizzata, con pratiche agronomiche innovative e di tecnologie avanzate.
L’irrigazione, tradizionalmente utilizzata per supportare le viti nei periodi di carenza idrica, deve essere gestita dunque con criteri di efficienza e sostenibilità, per evitare lo spreco e l’impatto negativo sull’ecosistema del suolo. Ma non solo l’irrigazione. Anche la qualità e la fertilità del suolo, la sua struttura e la sua capacità di trattenere l’acqua sono tutti fattori che devono essere monitorati e gestiti con attenzione, per garantire che le viti ricevano i nutrienti necessari durante tutto il ciclo di crescita. Diventa essenziale mantenere un equilibrio ecologico e purtroppo l’erosione del terreno, la compattazione e la perdita di materia organica sono problemi comuni che possono compromettere la capacità del suolo di supportare la viticoltura a lungo termine. A queste criticità si aggiungono anche quelle relative al fatto che le vigne sono spesso soggette alla presenza di malattie e parassiti che le affliggono come la peronospora e l’oidio.
La peronospora, causata dal fungo Plasmopara viticola, è una malattia fungina che si manifesta attraverso la formazione di macchie giallastre sulle foglie e la successiva comparsa di una muffa biancastra sulla parte inferiore delle stesse. Questo patogeno è particolarmente aggressivo in condizioni di alta umidità e temperature moderate, e può causare la perdita completa del raccolto se non gestito adeguatamente. L‘oidio, invece, è causato dal fungo Erysiphe necator e si manifesta come una polvere bianca che ricopre foglie, germogli e grappoli d’uva, compromettendo la fotosintesi e riducendo la qualità e la quantità della produzione. Entrambe le malattie richiedono pertanto un monitoraggio costante e l’applicazione tempestiva di trattamenti fitosanitari per limitare i danni.
Un’altra minaccia significativa per i vigneti è rappresentata dalla fillossera (Daktulosphaira vitifoliae), un insetto che attacca le radici della vite, provocando galle che impediscono alla pianta di assorbire acqua e nutrienti in modo efficiente. Oltre alla fillossera, altri insetti nocivi, come la cicalina verde e la tignola della vite, possono causare danni significativi, attaccando le foglie e i grappoli e favorendo l’insediamento di infezioni fungine secondarie e di muffe. L’impatto di queste malattie e parassiti sulla salute delle piante è pertanto devastante e si riflettono inevitabilmente anche sulla qualità del vino prodotto, come abbiamo prima anticipato, essendo causa di un minore contenuto di zuccheri e una maggiore acidità. e conferendo al vino sapori e odori sgradevoli, compromettendone il profilo organolettico.
In questo contesto pratiche come la copertura vegetale per ridurre l’erosione del suolo, l’uso di fertilizzanti organici, l’introduzione di antiparassitari e l’adozione di tecniche di irrigazione efficienti sono solo alcuni degli approcci che possono aiutare i viticoltori a mitigare gli effetti delle maggiori criticità, promuovendo la biodiversità all’interno e intorno ai vigneti con un ecosistema più equilibrato e resistente.

Tecnologie per migliorare la gestione delle vigne e l’irrigazione intelligente

Allo stato attuale emerge pertanto la necessità di pensare a strategie innovative per la gestione delle vigne e le tecnologie innovative 4.0 possono diventare sempre di più la chiave di svolta, offrendo soluzioni avanzate, come l’irrigazione intelligente che sfrutta la capacità dei sensori IoT per monitorare in tempo reale una vasta gamma di parametri critici, tra cui l’umidità del suolo, la temperatura, l’evapotraspirazione e lo stato di salute delle piante. Questi sensori, posizionati strategicamente nei vigneti, raccolgono dati continui che vengono trasmessi a piattaforme di gestione centralizzate, dove vengono analizzati per fornire indicazioni precise sulle necessità idriche delle piante. In questa maniera è possibile prendere decisioni informate su quando e quanto irrigare, riducendo al minimo gli sprechi e garantendo che ogni pianta riceva esattamente l’acqua di cui ha bisogno. Altro passo in avanti è l’integrazione dell’automazione nei sistemi di irrigazione: programmando e controllando da remoto i dati raccolti dai sensori, tramite algoritmi che li analizzano e li combinano con previsioni e modelli di crescita delle piante e condizioni del loro stato di salute o anche delle condizioni di partenza del suolo. Attraverso l’analisi dei dati e l’agricoltura di precisione, infatti, i viticoltori possono identificare tendenze e pattern che permettono interventi tempestivi per correggere eventuali anomalie. In questo modo i sistemi di gestione dati supportano la pianificazione a lungo termine, aiutando a prevedere i fabbisogni idrici futuri e a ottimizzare le strategie di irrigazione in base alle condizioni climatiche previste. Questo approccio data-driven non solo migliora l’efficienza operativa, ma contribuisce anche a ridurre i costi di produzione e a minimizzare l’impatto ambientale della viticoltura. Garantire che le piante ricevano la giusta quantità di acqua al momento opportuno è fondamentale per mantenere l’equilibrio tra crescita vegetativa e maturazione dei frutti, due fattori che influenzano direttamente il profilo organolettico del vino e la sua qualità, con un impatto positivo sulla produttività. Inoltre l’utilizzo di una irrigazione intelligente permette una risposta concreta alla sostenibilità, ottimizzando  le risorse disponibili e utili a preservare gli ecosistemi locali, oltre a rispondere anche alle crescenti aspettative dei consumatori in termini di responsabilità ambientale. I viticoltori che adottano pratiche di gestione sostenibile, come l’irrigazione intelligente, non solo proteggono l’ambiente, ma rafforzano anche il valore del loro brand, rispondendo alla domanda di vini che siano non solo di alta qualità, ma anche prodotti con rispetto per l’ambiente. Un altro aspetto che emerge nella gestione strategica della agricoltura 4.0 sta anche nel rilevamento precoce di sintomi di malattie e infestazioni da parassiti, per modulare una gestione tempestiva degli interventi fitosanitari e delle biotecnologie, ma anche consentire la selezione delle varietà di vite resistenti o tolleranti alle malattie. 

L’intervento di Moxa Distry Shop come partner tecnologico per la gestione delle vigne

Nel contesto della gestione avanzata delle risorse naturali nelle vigne, la scelta di un partner tecnologico affidabile e innovativo è cruciale per garantire che le operazioni siano efficienti, sostenibili e in linea con le esigenze del mercato globale. In tal senso Moxa Distry Shop si posiziona come il partner ideale per l’implementazione di soluzioni tecnologiche all’avanguardia, offrendo un portafoglio di prodotti e servizi progettati per rispondere alle sfide specifiche del settore vitivinicolo. Con un focus particolare sulla connettività industriale e nella installazione e gestione di infrastrutture di rete industriale, soluzioni necessarie per ottimizzare la gestione delle risorse idriche, monitorare le condizioni ambientali e migliorare la tracciabilità lungo l’intera filiera produttiva dalla vigna alla bottiglia.
La capacità di collegare e monitorare in tempo reale ogni elemento del vigneto, dai sensori distribuiti nei campi ai sistemi di gestione centralizzati, permette ai viticoltori di avere un controllo totale su ogni fase della produzione, garantendo la massima affidabilità dei sistemi anche in condizioni estreme, come temperature elevate, umidità e interferenze elettromagnetiche, che sono comuni nelle aree rurali e agricole.

Con anni di esperienza nel campo della connettività industriale e dell’automazione, Moxa Distry Shop offre un supporto completo, che include la consulenza tecnica e l’assistenza post-vendita certificata MOXA, garantendo approccio personalizzato e integrato ad ogni cliente. Investire in soluzioni tecnologiche innovative con Moxa Distry Shop significa non solo migliorare la produttività e la qualità del vino, ma anche garantire un futuro sostenibile per l’intera filiera vinicola.