Pochi altri settori sono talmente competitivi come lo è quello cosmetico: una continua evoluzione e una marcata competizione, con un giro d’affari che si estende oltre ad un miliardo di euro.
Dietro alla cosmesi ci sono, infatti, i maggiori brand del settore, capaci di potenti investimenti economici sul fronte della ricerca, dello sviluppo e dell’innovazione e molti di questi output e risultati si concretizzano i informazioni e dati digitali, una valuta di scambio quanto mai preziosa e vulnerabile.
La portata del “rischio del dato” si amplifica per via della convergenza di tecnologie di interconnessione, spesso “sensibili” perché digitali, e rintracciabili lungo tutta la catena dei processi aziendali: dal laboratorio fino allo scaffale del consumatore.
Proprio per questo il settore è tutt’altro che esente da rischi o attacchi informatici e dunque la sicurezza, o meglio ancora la cybersecurity, diventano una priorità imprescindibile e richiedente strategie di protezione proattive, onde scongiurare intrusioni indesiderate, sabotaggi industriali e appropriazione indebita di brevetti, formule, processi produttivi, dati di ricerca e persino di informazioni sensibili dei consumatori.
La resilienza cibernetica diventa pertanto un obiettivo strategico, dove “giocare d’anticipo” è l’approccio migliore per salvaguardare l’eredità aziendale e il rispetto dei consumatori. Vediamo insieme come e perché.
Il valore dei dati nell’industria cosmetica
Oggi le aziende cosmetiche raccolgono e analizzano una vasta gamma di dati e informazioni che documentano stili e abitudini di acquisto, feedback dei consumatori, ricerche di mercato e prospettive indicative di nuovi trend su prodotti e loro commercializzazione.
Le quantità sono realmente tanto onerose da richiedere praticamente, sempre, l’utilizzo di tecnologie quali sofisticati algoritmi di data mining e quelli di analisi predittiva e data-driven, così da sollevare l’intervento umano (per altro sensibile di errore) e poter strutturare risposte congrue con le aspettative del mercato, e in grado di anticipare le tendenze di consumo e supportare correttamente lo sviluppo dei prodotti; siano questi sieri, creme, cosmetici da make up, profumi o altri articoli che sottendono la cura, il benessere e la bellezza della persona.
L’innovazione delle nuove formulazioni, pertanto, si nutre soprattutto della ricchezza dei dati raccolti, e il verificarsi di furti attraverso la fragilità delle infrastrutture IT, rappresenta pertanto non solo una ingente perdita per l’azienda cosmetica, ma soprattutto un danno reputazionale, perché compromette la privacy dei consumatori e minando la fiducia nel marchio.
Le cyber minacce nel settore cosmetico
Da quello che abbiamo finora detto, è fondamentale che le aziende del settore possano tutelare il patrimonio rappresentato dai dati ed emerge la necessità di un approccio che giochi soprattutto sulla prevenzione dell’attacco informatico, magari intervenendo a livello della cifratura dei dati, per i protocolli di autenticazione avanzati, e sul monitoraggio continuo delle infrastrutture di rete. In questa maniera si garantisce un’architettura di sicurezza resiliente che integri misure di protezione avanzate e in grado di rispondere prontamente alle minacce dei cyber criminali, sempre più sofisticati e insidiosi.
Le modalità con cui le minacce informatiche si esplicano a danno della cyber-security, spesso all’interno di sistemi interconnessi proposti dall’IoT (Internet of Things), e si concretizzano con la forma di malware, phishing, ransomware, attacchi che ledono in profondità la percezione della marca e che hanno come obiettivo spesso l’acquisizione di conoscenze tecniche e intellettuali, ma non solo. Altre volte, infatti, l’attacco informatico è orientato semplicemente ad accaparrarsi dati da “nascondere” negli abissi del dark web per ricattare poi le aziende alla cessione del dato dietro un compenso monetario.
Quando però parliamo di cyber security cosmetico non intendiamo solo l’adozione di tecnologie e protocolli di sicurezza avanzati, ma piuttosto una vera e propria trasformazione culturale, con l’adeguamento di paradigmi formativi continui per educare e sensibilizzare tutto il personale e il capitale umano in questa prospettiva, ottenendo anche una reattività migliore nel contenimento dei rischi.
Impatto degli attacchi informatici
Gli attacchi informatici nell’industria cosmetica rappresentano un rischio sistemico con ripercussioni che vanno ben oltre la sfera tecnologica, influenzando direttamente la stabilità finanziaria a causa della perdita di proprietà intellettuale, per il furto del brevetto o della formula. Ma questo non è l’unico costo da affrontare: a questo si aggiungono quelli per l’immobilizzo di macchine e persone, la riparazione dei sistemi, l’aumento delle tariffe assicurative, le sanzioni per le normative sulla privacy dei dati, possibili azioni legali di clienti o partner commerciali. Senza contare, come anticipato, il danno di immagine e la perdita di fiducia nei confronti del brand, che si riverberebbe in tutti i canali, Social e non, in cui è presente l’azienda, in un attimo: basta un clic!
E se il danno economico nel tempo può rientrare, grazie anche ad illuminate politiche di cyber insurance, lo stesso non si potrebbe dire per quello di immagine: probabilmente irrecuperabile, con tutte le conseguenze a livello di posizionamento sul mercato dell’azienda.
Strategie di cybersecurity per il settore cosmetico
Come abbiamo avuto modo di anticipare, i sistemi e le reti informatiche del settore cosmetico, se non adeguatamente protetti, sono linee di confine altamente sensibili all’ingresso di attacchi esterni e in tal senso necessitano di implementare soluzioni di sicurezza, tra cui firewall, sistemi di rilevamento e prevenzione delle intrusioni e piattaforme di sicurezza per il cloud, insieme a pratiche di backup e di disaster recovery.
Un primo passo in tal senso è comunque una mappatura dei processi aziendali, così da poter intercettare quali sono le aree più “a rischio” nell’intera linea aziendale e indirizzare efficacemente le risorse.
Solo dopo aver fatto tale mappatura preliminare è possibile intervenire nello specifico, soprattutto applicando strategie, come le abbiamo definite, “preventive”. Tra queste indubbiamente primeggia la crittografia, applicata per tutte le informazioni sensibili, come le formule e i dati dei consumatori. In questa maniera gli stessi si rendono inaccessibili per i cyber criminali. Non meno importante è l’aspetto del monitoraggio dei dati e delle informazioni, attraverso l’applicazione nelle reti aziendali di sistemi avanzati di rilevazione e sensori, in grado di intercettare o addirittura bloccare immediatamente comportamenti anomali e inviare alert per richiedere un pronto intervento tempestivo di recupero del dato, scongiurando l’intrusione malevola.
Completa il sistema di sicurezza l’essere predisposti a piani di intervento con protocolli rapidi ed efficaci soprattutto, ogni qualvolta una minaccia dovesse venire individuata, così da neutralizzarla e minimizzare i danni, ripristinando le operazioni normali con la minor interruzione possibile.
Tecnologie all’avanguardia nella protezione dei dati
Il percorso nella protezione dei dati è sempre in continua ascesa e lo testimoniano tecnologie all’avanguardia come il cloud security, l’AI e le blockchain, che sempre più intervengono nella custodia sicura delle informazioni, specie se sensibili.
In maniera particolare i servizi cloud presentano soluzioni di criptaggio end-to-end dei dati, fino all’autenticazione multifattoriale e alla creazione di ambienti di rete virtuali privati, misure che intervengono non semplicemente come difesa nei confronti di attacchi esterni, ma sono in grado anche di permettere gli accessi solo ed esclusivamente a personale autorizzato.
Anche l’intelligenza artificiale, con i suoi algoritmi di apprendimento automatico, ha una sua buona quota parte di responsabilità in termini di sicurezza, permettendo di identificare immediatamente pattern di comportamento insoliti e sospettabili di compromissione dei dati.
Completa il sistema delle tecnologie avanzate la blockchain, in grado di fornire un registro immutabile e decentralizzato, così da permettere (tra l’altro) la tracciabilità delle informazioni e rendere praticamente impossibile la manipolazione dei dati, senza che la stessa non sia immediatamente rilevata.
L’investimento in tali tecnologie è anche una tutela ed una dimostrazione di dedizione nei confronti della clientela, rafforzando la fiducia del consumatore, e creando una differenziazione competitiva importante all’interno del mercato.
A tal riguardo, pertanto, le aziende devono tenere conto dell’importanza di collaborare con partner tecnologici che garantiscono standard elevati di sicurezza informatica, integrando soluzioni di ultima generazione per la protezione dei dati e dei sistemi.
Ecco perché noi di Moxa Distry Shop, grazie alla nostra lunga storia professionale che ci collega al brand Moxa, desideriamo affiancarti per dotare la tua azienda cosmetica di robuste soluzioni per la connettività industriale edge e nelle infrastrutture di reti industriali, con una attenzione massima alla sicurezza informatica.
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