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differenza switch router industriale

Switch vs Router in una rete industriale: quando e perché usare l’uno o l’altro

Non serve essere esperti di networking per sapere che switch e router non sono la stessa cosa. Ma quando ci si trova nel mezzo di un progetto industriale, possibilmente con impianti da collegare, protocolli da far rispettare e dialogare e con margini d’errore che rasentano lo zero, la distinzione tra i due smette di essere scolastica. Diventa concreta. E, in certi casi, addirittura vitale.

Su due piedi saremmo portati a compiere la scelta in maniera quasi del tutto scontata, ovvero uno switch per collegare più dispositivi in locale, mentre un router è indispensabile per Internet e smistare il traffico. Ma basta spostarsi in un contesto produttivo per rendersi conto che queste definizioni non bastano più.
In altre parole, non si tratta di scegliere un nome su una scatola, ma di capire cosa sta dietro a quella scelta. Ed è proprio per questo che vale la pena approfondire. Perché se è vero che entrambe le soluzioni sono indispensabili, è altrettanto vero che le loro funzioni si differenziano in maniera sostanziale quando entrano in gioco ambienti industriali, reti complesse e sistemi interconnessi. Nel nostro articolo, allora, non parleremo di “meglio uno o l’altro”, ma vedremo nel dettaglio la differenza tra switch e router industriale, quando utilizzare uno e quando l’altro e perché, in relazione ai diversi contesti, alle specifiche esigenze, e agli scenari reali.


Quando scegliere uno switch industriale?

La parola “switch” è talmente radicata nel linguaggio dell’IT che in molti ambienti si dà quasi per scontata. Lo si considera un oggetto semplice, quasi banale, che serve a collegare, a distribuire.
Ma quando si entra in un impianto industriale, le cose cambiano e la scelta di uno switch non può più essere ridotta a un discorso di “quanti dispositivi devo collegare”, ma va ponderata sulla base dell’ambiente in cui dovrà operare, della topologia della rete, della criticità dei dati in transito e del grado di autonomia richiesto al sistema.
Uno switch industriale, infatti, non è semplicemente una versione “rinforzata” di quello da ufficio, semmai è un componente progettato per restare operativo anche in scenari in cui l’arresto di un dispositivo può significare fermare una linea produttiva e deve quindi sopportare condizioni estreme, come temperature elevate, vibrazioni, polveri sottili, interferenze elettromagnetiche.
Uno switch industriale inoltre è affidabile, perché può essere dotato di doppia alimentazione ridondata, funzionalità di auto-recovery in caso di fault, e porte con protezioni ESD integrate. Alcuni modelli includono anche il supporto per il ring redundancy, che permette alla rete di autoriprendersi in caso di guasto in una connessione, mantenendo la continuità del flusso dati. Non tutti gli switch sono chiaramente uguali e va considerato anche il tipo di installazione.  Esistono quelli “unmanaged”, che funzionano in modo passivo senza possibilità di configurazione, e quelli “managed”, che invece consentono un controllo avanzato sulla rete. Questi ultimi permettono di impostare VLAN, QoS, monitorare le prestazioni, controllare il traffico e diagnosticare anomalie.

Ma allora quando conviene davvero scegliere uno switch industriale?

Anzitutto, quando si ha a che fare con una rete locale strutturata, in cui diversi dispositivi devono comunicare tra loro all’interno dello stesso segmento. Lo switch si occupa di ricevere i pacchetti di dati in arrivo da un dispositivo e inoltrarli solo al destinatario corretto, riducendo traffico inutile e migliorando le prestazioni. Nelle reti industriali, questo si traduce in una comunicazione precisa, stabile, con latenze minime che privilegia decisamente l’intervento degli switch a vantaggio di un monitoraggio proattivo per anticipare guasti o sovraccarichi alla stabilità della rete. Significa anche ridurre l’intervento umano, automatizzare la gestione degli allarmi e ridurre i tempi di fermo.

Perché non usare direttamente un router? Non fa tutto anche lui?

La risposta, in breve, è no. Il router ha una funzione diversa, che vedremo nel prossimo paragrafo. Nel frattempo, se vuoi approfondire in modo chiaro cosa sono e come funzionano gli switch industriali, puoi leggere questa guida dettagliata, che entra nel merito anche dei modelli disponibili sul mercato e dei criteri di selezione.

Quando scegliere un router industriale?

Il router non è un semplice “modem avanzato”, è un dispositivo che media tra mondi diversi e che spesso ha il compito di garantire non solo la connettività, ma anche la sicurezza, la segregazione delle reti e la continuità operativa in condizioni ambientali tutt’altro che amichevoli.

Mentre lo switch lavora all’interno di una stessa rete locale (gestendo la comunicazione tra dispositivi collegati alla LAN), il router ha il compito di connettere reti diverse tra loro. È il ponte, il mediatore, l’interprete. E risponde anche alla necessità di accedere da remoto a una rete industriale.

Questo significa che il router è spesso chiamato a svolgere un ruolo chiave nel collegare impianti remoti a una sede centrale, nel permettere il monitoraggio da remoto di una linea di produzione, o nell’instradare correttamente il traffico tra la rete IT aziendale e il mondo OT dell’automazione. Il router diventa indispensabile anche quando si tratta della comunicazione tra più segmenti di rete con logiche e protocolli diversi.
Un ulteriore vantaggio del router è la sua capacità di instradare dinamicamente il traffico dati in base alle condizioni della rete. In altre parole, un router intelligente può scegliere la via migliore per far arrivare i dati a destinazione, evitando congestioni o guasti. Molti modelli includono anche moduli cellulari 4G o 5G, che permettono il collegamento attraverso reti mobili, sorvegliando in tempo reale anche impianti più remoti o temporanei senza bisogno di infrastrutture complesse.
I router al pari degli switch di pari livello, sono progettati per resistere a condizioni estreme: ampie escursioni termiche, umidità, vibrazioni, polveri, agenti corrosivi.
La sua vera forza non è solo nell’hardware. È nel software. È esattamente nella sua capacità di essere gestito da remoto.

In tutti questi contesti, va attenzionata sempre la sicurezza e un buon router industriale deve stabilire un collegamento sicuro, spesso tramite VPN (Virtual Private Network). e integrare funzionalità di firewall avanzate, segmentazione della rete, filtraggio degli accessi e supporto per i principali standard di sicurezza

Ma quando, concretamente, conviene allora scegliere un router industriale? La risposta sta nelle esigenze che hai. Se devi collegare due o più reti distinte, se hai bisogno di accesso remoto sicuro, se vuoi proteggere la tua infrastruttura da intrusioni esterne, se operi in ambienti remoti, se desideri ridurre l’intervento manuale e aumentare l’efficienza operativa… allora sì, ti serve un router industriale. E per approfondire come i router si inseriscono nel panorama più ampio della convergenza IT/OT, puoi consultare questa panoramica esaustiva sulle soluzioni IT/OT

Switch o router? Guida alla scelta nei contesti industriali

Arrivati a questo punto, la domanda diventa inevitabile… allora, cosa scegliere tra uno switch e un router industriale? E soprattutto, quando ha senso optare per l’uno, e perché invece puntare sull’altro?

La risposta, come spesso accade nel mondo dell’industria e dell’IT, non è binaria. Nessuno dei due dispositivi è “migliore” in senso assoluto. Tutto dipende dalla rete che si sta costruendo, dall’obiettivo da raggiungere, dall’ambiente in cui si lavora e dal tipo di comunicazione che si vuole ottenere. Il confronto switch vs router ha senso solo se collocato nel contesto giusto. Altrimenti rischia di diventare una gara fra mele e arance.

Cominciamo col chiarire un punto cruciale, ovvero che switch e router non sono intercambiabili, ma come abbiamo visto hanno funzioni complementari. In una rete industriale ben progettata, spesso convivono. Ma ognuno ha il suo ruolo preciso. Come anticipato sopra brevemente, lo switch industriale è la spina dorsale della rete locale, lavora all’interno di un unico segmento (LAN), indirizzando il traffico dati da un dispositivo all’altro, ottimizzando la comunicazione e garantendo tempi di risposta estremamente rapidi. È essenziale in tutte le situazioni in cui bisogna far dialogare tra loro sensori, attuatori, HMI, PLC e dispositivi intelligenti che operano nella stessa area fisica o logica.
Il router industriale, invece, gestisce la comunicazione tra reti diverse, mettendo in relazione interno ed esterno della realtà industriale. Connette mondi separati. E lo fa con una visione più ampia e consapevole comprendendo anche le politiche di sicurezza e delle priorità. C’è la questione della scalabilità e un’azienda che ha oggi un solo impianto, ma che sa già di voler espandere la rete in futuro deve investire oggi in dispositivi compatibili tra loro, con possibilità di gestione centralizzata e integrazione in soluzioni IT/OT, cosa che significa risparmiare tempo e problemi domani.


Una tendenza interessante, che merita menzione, è quella delle soluzioni ibride, dispositivi che combinano funzionalità di switch e router nello stesso hardware, ma chiaramente non basta “avere tutto in uno” e serve un’architettura pensata, bilanciata, gestibile.

Ecco perché affidarsi a un partner solido, competente e specializzato nella fornitura di componenti di rete per ambienti industriali fa una gran bella differenza. Moxa Distry Shop, da anni è punto di riferimento per chi progetta, gestisce e rinnova reti mission-critical, ed offre una gamma completa di switch e router industriali capaci di rispondere alle esigenze più diverse grazie a dispositivi in grado di garantire resilienza, affidabilità e performance anche in condizioni ambientali estreme, con supporto tecnico dedicato e soluzioni pensate per crescere insieme all’evoluzione dell’impianto.

E considerato il fatto che oggi l’interconnessione tra apparati è diventata la base fondamentale dell’operatività aziendale, Moxa Distry Shop ti aiuta a compiere le tue scelte con consapevolezza, mettendo a tua disposizione non solo prodotti, ma competenze, esperienza e visione. Perché dietro ogni rete solida, c’è sempre una visione condivisa.