“Le parole sono importanti”, diceva un giovanissimo Nanni Moretti in un famoso film. Le parole, infatti, sono la base delle nostre interazioni societarie e sono uno dei codici linguistici più importanti. Ma cosa succede quando queste parole non riescono a farsi correttamente portatrici di un senso compiuto, o quando le difficoltà fonatorie impattano negativamente sul significato e sulla qualità delle relazioni?
Si rischia di restare imprigionati all’interno di una bolla e di restare esclusi e ghettizzati. Questo è quello che succede, ad esempio, quando adulti o bambini incontrano difficoltà nelle personali competenze linguistiche, per le quali è necessario un supporto come quello offerto dalle terapie riabilitative logopediche. Ma la logopedia, da sola, a volte non basta. L’isolamento linguistico comporta allora un isolamento sociale prima e psicologico dopo: gli individui con disabilità nel linguaggio rischiano di dover fare quotidianamente i conti con una devastante realtà di emarginazione, con ripercussioni feroci nel mondo della scuola prima e del lavoro dopo. L’intervento delle tecnologie 4.0, come soprattutto la realtà aumentata, l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale ha aperto nuove prospettive e frontiere nell’ambito della riabilitazione linguistica e vediamo meglio come.
Una panoramica sui disturbi del linguaggio
Dislessia, disprassia verbale, afasia e disturbi fonologici sono questi i principali disturbi del linguaggio, che costituiscono oggi una realtà più comune di quanto si possa immaginare, problemi concreti che rallentano o addirittura impediscono il rendimento scolastico per i bambini in età scolare, o compromettono la resa professionale per gli adulti. E se un tempo si diceva che il “bambino è svogliato” o magari “il bambino è distratto”, o ancora “ha le potenzialità, ma non si applica abbastanza”, oggi la diagnosi in età scolare ha messo in evidenza che molte volte il bambino non ha propio responsabilità in tal senso. Sono piuttosto disturbi del linguaggio che impediscono una corretta gestione delle abilità scolastiche e inficiano un percorso didattico.
I disturbi del linguaggio rappresentano un’area critica della sfera neuropsicologica e logopedica, e si caratterizzano per difficoltà significative nella comprensione, produzione e uso del linguaggio. Prendiamo ad esempio il disturbo della dislessia, che si manifesta con difficoltà nella decodifica delle parole e interviene nell’area dell’apprendimento, inficiando la capacità di lettura e della scrittura fluente e accurata.
Un altro disturbo del linguaggio che può compromettere profondamente le abilità linguistiche, tanto dei bambini quanto degli adulti, è la disprassia verbale, che si presenta con una dizione poco chiara e incoerente per via di una scarsa capacità nella programmazione neuromotoria e nel coordinamento dei movimenti necessari per la produzione del linguaggio.
I soggetti affetti da disprassia verbale difficilmente riescono a produrre un discorso strutturato e ben organizzato, il costrutto del discorso è debole, fatto da frasi basiche e prive di lunghi periodi e le parole stesse che compongono i contenuti del loro eloquio presentano espressioni mal scandite, poco chiare, caratterizzate anche da errori frequenti, rendendo praticamente impossibile una corretta comunicazione.
A questi primi due esempi di deficit linguistici si aggiungono anche i problemi fonetici e i disturbi fonatori a carico dei muscoli della bocca e dei movimenti o della corretta postura della lingua: il linguaggio è carente, dissonante e con parole spesso poco articolate e non ben scandite, compromettendo la chiarezza del discorso.
Questi disturbi, se non adeguatamente trattati, possono avere un impatto profondo e duraturo sulla vita degli individui, influenzando praticamente tutte le sfere della vita, e peggiorano l’inclusione sociale e il benessere psicologico.
Generalmente le disabilità linguistiche hanno insorgenza precoce e molti vengono fuori in età scolare, ma perdurano nel tempo, e non sono uguali per tutti: in alcuni soggetti sono più marcati, in altri si tratta di disturbi abbastanza lievi. In ogni caso, però, sono responsabili di disagio, perché i soggetti affetti non riescono a tenere il ritmo degli altri. In classe, ad esempio i bambini che hanno queste problematiche, non riescono a partecipare attivamente alle lezioni e a completare i compiti assegnati, con conseguente frustrazione e ridotta autostima. Riconoscere queste disabilità nella sfera linguistica è parte della cura, che generalmente riguarda sedute riabilitative con figure tecniche di professionisti del linguaggio.
Tecnologie 4.0 nel supporto linguistico
La diagnosi precoce, come abbiamo detto, è spesso essenziale e non solo per il corretto inquadramento del problema ma soprattutto per la sua correzione. Certi disturbi, infatti, se lievi, possono venire gestiti con una certa prognosi positiva. L’intervento umano è fondamentale, ma a volte anche l’occhio del professionista più attento può non essere del tutto adeguato o puntuale nel rilevare certe sfumature che questi deficit tante volte portano con sé, senza necessariamente manifestare l’interezza delle disabilità. L’intervento delle tecnologie 4.0 può, in questa dimensione, essere salvifico. L’uso di strumenti avanzati che sfruttano l’intelligenza artificiale (AI), l’Internet delle cose (IoT), la realtà aumentata (AR) e la realtà virtuale (VR) possono migliorare il livello della diagnosi, offrendo programmi e applicativi in grado di riscontrare con precisione inconfutabile le tracce di una disabilità manifesta e non. L’uso di batterie di test somministrati tramite intelligenza artificiale e realtà aumentata, permettono una raccolta immensa di dati che, analizzati correttamente e confrontati con modelli di comportamento standard, individuano esattamente la discrepanza linguistica rispetto a valori medi, con la possibilità di costruire un profilo personalizzato per il singolo individuo.
Ma l’impiego della tecnologia 4.0 va ben oltre e si spinge fino a realizzare programmi riabilitativi e interventi terapeutici dedicati. Queste tecnologie avanzate consentono infatti un’interazione più dinamica e adattiva tra l’utente e il sistema, rendendo possibile oltre ad una diagnosi più precisa, un monitoraggio continuo e un feedback immediato, elementi cruciali per il miglioramento delle competenze linguistiche.
Gli algoritmi di machine learning, ad esempio, possono analizzare i modelli di linguaggio dei singoli utenti, identificando specifiche difficoltà e suggerendo interventi mirati. Intervengono in tal senso le app per il riconoscimento vocale che possono sfruttare il parlato, trascrivendo tutto come fonte scritta, fornendo anche supporto didattico costante con un corredo grammaticale e di pronuncia sulle varie parti che compongono le specifiche frasi dei contenuti tradotti dal linguaggio verbale al linguaggio scritto. Gli utenti possono ricevere, praticamente in tempo reale, correttivi sui propri errori, apprendendo in maniera più efficace.
Esistono inoltre software logopedici interattivi, grazie ai quali è possibile ricevere suggerimenti e alternative corrette per migliorare le proprie competenze linguistiche. Molti di questi software di logopedia utilizzano anche la realtà aumentata per creare ambienti di apprendimento immersivi, dove è facilitata l’interazione con oggetti virtuali e dove poter ricevere feedback visivi e uditivi che promuovono l’apprendimento.
Per esempio, applicazioni AR possono essere impiegate per aiutare i bambini a migliorare la pronuncia e la comprensione delle parole attraverso giochi educativi che richiedono l’interazione con oggetti virtuali sovrapposti alla realtà circostante. Questa interazione visuo-motoria facilita l’acquisizione del linguaggio in maniera più naturale e intuitiva rispetto ai metodi tradizionali.
In linea di massima è possibile anche utilizzare le capacità della realtà aumentata per sovrapporre informazioni digitali al mondo reale, creando così esperienze di apprendimento più coinvolgenti e interattive. In questo modo parole e frasi possono essere abbinate ad immagini così da sollecitare la memoria visiva di lavoro e collegare i suoni a oggetti reali, con migliore capacità di aumentare l’attenzione sostenuta e i tempi di memoria. Tutto questo migliora in linea di massima i tempi attentivi, la capacità di concentrazione, il miglioramento della processazione delle informazioni linguistiche e quindi allena le capacità migliorando i deficit e i gap logopedici. Questa integrazione di tecnologie avanzate permette un approccio più inclusivo e personalizzato alla terapia del linguaggio che, ad esempio in un un contesto scolastico, può tradursi come l’opportunità per supportare insegnanti, tecnici e logopedisti nel fornire interventi mirati e interattivi, migliorando l’engagement degli individui e favorendo una maggiore partecipazione attiva.
Anche i dispositivi e device tecnologici come smartphone, laptop e tablet, grazie a software specifici, possono fornire supporto linguistico grazie alla loro portabilità e alla facilità d’uso, permettendo agli utenti di accedere ai loro programmi di terapia, in maniera elastica, ovunque e in qualsiasi momento. Intervengono in ausilio dei deficit linguistici anche chatbot virtuali che riescono a interagire in tempo reale con l’utente, forniscono risposte precise e puntuali e permettendo un monitoraggio costante delle performance del singolo utente e correggendo gli errori, rendendo l’apprendimento progressivo e personalizzato.
Dispositivi come gli smart speaker, mutuati dai sistemi di IoT, possono essere utilizzati per esercizi di ascolto e ripetizione, aiutando a migliorare la comprensione e la produzione del linguaggio e permettendo sessioni di pratica, per individuare le aree di miglioramento.
La combinazione di queste tecnologie avanzate offre un approccio integrato e altamente efficace per il supporto linguistico, rivoluzionando il modo in cui vengono erogati i servizi di logopedia e migliorando significativamente i risultati per gli utenti che manifestano questi disturbi del linguaggio.
Moxa Distry Shop è il partner ideale per una connettività affidabile e sicura
Come abbiamo avuto modo di vedere la diagnosi e il giusto approccio terapeutico nei disturbi del linguaggio sono fasi insostituibili, e questo non solo per fornire strumenti alternativi per affrontare i bisogni educativi o professionali, ma anche per consentire una riabilitazione globale dell’individuo, lavorando sulla sua motivazione e sulle sue capacità di inserimento e inclusione all’interno di piccoli o più grandi contesti.
Però, affinché si possa realizzare un sistema avanzato ed efficace di supporto linguistico tramite tecnologie 4.0 è fondamentale disporre di una connettività industriale edge robusta e di infrastrutture di rete sicure e affidabili. Moxa Distry Shop offre soluzioni all’avanguardia che garantiscono la trasmissione sicura e ininterrotta dei dati, essenziali per il funzionamento ottimale dei dispositivi IoT e delle applicazioni basate su realtà aumentata e intelligenza artificiale. La sicurezza informatica è un altro aspetto cruciale, considerando la gestione di dati sensibili relativi ai progressi e alle performance linguistiche degli utenti. Le soluzioni fornite da Moxa Distry Shop, per altro a marchio MOXA, rappresentano il fondamento necessario per implementare queste tecnologie innovative e garantire il miglioramento delle competenze linguistiche di milioni e milioni di individui che, attraverso soluzioni tecnologiche all’avanguardia, riescono a ritrovare il piacere di comunicare.