Molte industrie e aziende in estate chiudono per un pausa rigenerante, causa anche le elevate temperature, che rendono tutte le attività e i lavori maggiormente difficoltosi.
Ma ci sono alcune aziende che devono comunque garantire una continuità operativa, perché supportano necessità primarie, come quella della salute. Tra queste per l’appunto spiccano le industrie farmaceutiche e per le quali è essenziale restare attive per garantire la disponibilità e l’efficacia dei farmaci lungo l’intera catena di approvvigionamento.
Le condizioni meteo critiche estive, però, rendono difficile sia la produzione e sia il trasporto e la distribuzione dei farmaci. Questi ultimi di fatto necessitano di condizioni ottimali di temperatura e umidità, perché diversamente, i principi attivi e le molecole di cui sono composti possono subire modifiche strutturali, mettendo a rischio la loro efficacia terapeutica se non addirittura la sicurezza una volta assunti.
Vediamo in maniera più dettagliata quali sono le criticità del settore e come la tecnologia da remoto possa rappresentare una valida soluzione per ottimizzare il settore e risolvere i problemi legati alla bella stagione.
Criticità nelle industrie farmaceutiche durante l’estate
Estate fa rima con mare, relax, sole. E sì sole che per alcuni ambiti industriali non è un aspetto vantaggioso, tutt’altro. Industrie come quella farmaceutica, riscontrano non poche difficoltà alla propria continuità operativa esattamente in questo periodo dell’anno. E mentre i più si godono un rinfrescante tuffo “dove l’acqua è più blu”, i laboratori farmaceutici non possono fermare la propria operatività perché, purtroppo, le malattie “non vanno mai in ferie” e la richiesta di farmaci è sempre costante e talvolta diventa ancora più contingente durante i mesi più caldi, proprio a causa delle chiusure di molte farmacie. Ma le medicine vanno garantite e nella linea di distribuzione non rientrano solo le farmacie, ma anche tutte le strutture dell’indotto sanitario, ASP e ospedali inclusi.
Molte patologie di fatto necessitano costantemente di un supporto farmacologico, considerato addirittura salvavita. Pertanto la necessità di mantenere i laboratori di ricerca pienamente operativi è fondamentale per garantire la costante disponibilità di farmaci essenziali, evitando ritardi nella produzione e nella distribuzione che potrebbero compromettere la fornitura di trattamenti critici ai pazienti.
Durante l’estate, i sistemi di climatizzazione e controllo ambientale nei laboratori devono funzionare a livelli ottimali, in quanto una loro deficienza comporterebbe l’innalzamento delle temperature a livelli tali da compromettere le condizioni del reparto di ricerca e sviluppo, compromettendo la validità dei risultati scientifici e la qualità dei prodotti in fase di test. Ma a pagare le conseguenze del termometro eccessivamente elevato, senza sistemi di raffrescamento, anche le aree di produzione, costrette ad un fermo macchina per sovraccarichi termici che potrebbero per altro influenzare l’efficacia dei processi di sintesi e formulazione dei farmaci.
Le aree di ricerca e sviluppo e i laboratori di sintesi sono senza dubbio il cuore dell’azienda farmaceutica, ma non sono le uniche sedi esposte alle condizioni critiche della caligola estiva, soprattutto se pensiamo che i farmaci, una volta prodotti, vanno imballati e confezionati. Anche questa fase si rivela delicata, perché valori termici non idonei alla conservazione del farmaco rendono instabili le molecole dei principi attivi. Alcune medicine, ad esempio, vanno mantenute in frigorifero, per non portare alla degradazione prematura dei componenti. Ad esempio, i packaging devono rispettare determinati requisiti circa i materiali, impedendo che il contenuto possa prendere luce, calore e umidità. Risulta dunque fondamentale il poter dotare le aziende farmaceutiche di controlli costanti per evidenziare in maniera tempestiva e puntuale condizioni come eccesso di umidità, luce o calore.
Anche lo stoccaggio, che spesso avviene in grandi magazzini, richiede un controllo rigoroso della temperatura e dell’umidità per garantire che i farmaci conservati non subiscano alterazioni. Le temperature elevate possono innescare reazioni chimiche indesiderate, accelerare la scadenza dei farmaci e ridurre l’efficacia terapeutica. Le criticità dei farmaci hanno poi un ulteriore anello critico della catena di approvvigionamento farmaceutica: il trasporto. Le medicine percorrono anche distanze importanti e il sole dell’estate rende questo viaggio spesso complesso, per via dell’asfalto cocente e dei mezzi di trasporto surriscaldati. Per questo, e durante l’estate soprattutto, i veicoli utilizzati per la distribuzione devono essere dotati di sistemi di refrigerazione affidabili e di monitoraggio continuo per garantire che i farmaci mantengano la loro stabilità durante tutto il tragitto. La distribuzione ai punti vendita, come farmacie, ASP e ospedali, richiede un’attenzione particolare per evitare fluttuazioni termiche che potrebbero compromettere l’integrità dei farmaci prima che raggiungano il consumatore finale.
Tutti i farmaci in generale sono particolarmente sensibili alle alte temperature, anche quelli che possono venire conservati “a temperatura ambiente” e non solo quelli che richiedono un ambiente refrigerato o comunque basse temperature.
La sicurezza dei farmaci e la loro efficacia sono pertanto prioritarie e la mancata osservanza delle condizioni ottimali lungo tutta la linea di produzione e distribuzione non diventa solo una perdita economica. In ballo c’è l’efficacia del farmaco, il contenimento o la risoluzione di una condizione critica per i “pazienti difficili o fragili” e c’è anche una perdita reputazionale per la casa farmaceutica.
Pertanto, l’importanza di mantenere la continuità operativa durante i mesi estivi non può essere sottovalutata, e richiede un approccio proattivo e risolutivo.
Sicurezza dei farmaci e fattori di rischio
Quando si parla di sicurezza farmacologica si tocca un tema molto delicato, in cui non si compromette solo l’efficacia della terapia prevista, ma si arriva a trattare di salute pubblica. A farne le spese sono in prima linea i pazienti, fruitori di una cura. Un farmaco quindi deve arrivare “sicuro ed efficace” al suo destinatario. Sono diversi i fattori che possono compromettere la sicurezza dei farmaci, accelerando la degradazione dei principi attivi e riducendo la loro efficacia terapeutica prima della data di scadenza prevista. Tra i principali fattori di rischio, come abbiamo già ampiamente discusso, ci sono le variazioni di temperatura, l’eccessiva umidità e il caldo estremo, condizioni ambientali particolarmente dannose per la conservazione dei farmaci. I farmaci sono formulati per rimanere stabili entro specifici range di temperatura e umidità; tuttavia, l’esposizione a condizioni che superano tali limiti può innescare reazioni chimiche indesiderate, alterazioni fisiche e microbiologiche che compromettono la loro qualità. Le alte temperature, in particolare, possono causare la denaturazione delle proteine, la disgregazione dei composti attivi, specialmente per i farmaci detti termolabili che richiedono una conservazione rigorosa a basse temperature, come vaccini, insuline e alcuni antibiotici. L’umidità, d’altro canto, può favorire l’idrolisi dei composti chimici e promuovere la crescita microbica in formulazioni sensibili, portando alla contaminazione del prodotto.
I farmaci conservati in frigorifero, che necessitano di temperature costanti tra 2°C e 8°C, sono particolarmente vulnerabili a fluttuazioni termiche che possono verificarsi durante la conservazione, il trasporto o la manipolazione, esponendo i prodotti a rischi di degrado irreversibile. Per esempio, uno scongelamento accidentale seguito da una nuova congelazione può danneggiare la struttura dei farmaci biologici, compromettendone l’efficacia in maniera irreparabile.
Le variazioni di temperatura durante la distribuzione sono un ulteriore fattore di rischio significativo, poiché i farmaci possono essere esposti a condizioni ambientali non ottimali durante il trasporto, specialmente se i sistemi di refrigerazione non sono adeguatamente monitorati. Il passaggio da ambienti climatizzati a temperature elevate può provocare la condensazione dell’umidità all’interno degli imballaggi, aumentando il rischio di contaminazione e degradazione. Questo è particolarmente critico per i farmaci confezionati in blister o fiale che possono essere permeabili all’umidità e richiedono condizioni di stoccaggio asciutte e fresche per mantenere la loro stabilità.
Monitorare costantemente le condizioni ambientali permette di garantire farmaci sicuri e soprattutto efficaci, aggirando i rischi legati alle inevitabili fluttuazioni ambientali che si riscontrano in stagioni come l’estate.
Il monitoraggio remoto come soluzione strategica
Per mitigare i rischi sopra menzionati, è essenziale implementare sistemi di controllo della temperatura e dell’umidità in grado di effettuare un monitoraggio continuo e in tempo reale delle condizioni di preparazione, stoccaggio e trasporto delle medicine.
Si tratta nello specifico di adottare un modello di gestione aziendale che permetta e ponga al centro dell’operatività sistemi di monitoraggio avanzati e in grado di dare risposte puntuali e in tempo reale. Parliamo di sensori avanzati intelligenti e di tecnologie di connettività industriale, che servono a dare un preciso valore dei parametri critici, come la temperatura e l’umidità. Il monitoraggio remoto consente di rilevare immediatamente qualsiasi anomalia o deviazione dai parametri predefiniti, e lo fa “a distanza” per l’appunto, alleggerendo il lavoro dell’uomo. La risposta ai parametri che si discostano dalla media consigliata permettendo un intervento automatizzato, che previene “in real time” il deterioramento dei farmaci e, di conseguenza, garantisce la sicurezza del paziente. In questa maniera, ad esempio, è possibile verificare subito il livello di temperatura delle celle frigorifere sui mezzi di trasporto e intervenire in caso di guasti o temperature elevate. Oppure ancora si può provvedere con soluzioni energetiche integrabili, in caso di guasti, fermi di macchinari o di relativi blackout della corrente elettrica.
Le soluzioni di monitoraggio da remoto sono progettate per essere implementate lungo tutta la catena farmaceutica di approvvigionamento, partendo dalle fasi iniziali di produzione del farmaco, passando per lo stoccaggio e il trasporto, fino a raggiungere i punti vendita al dettaglio, come farmacie, ASP, strutture sanitarie private e ospedali.
L’automazione dei processi proposta per il controllo, come abbiamo avuto modo di anticipare, agevola l’intervento umano e ne riduce o minimizza anche errori, consentendo il mantenimento dell’operatività farmaceutica con un notevole abbattimento di costi.
Le soluzioni di monitoraggio remoto possono essere integrate con piattaforme di gestione centralizzata, che permettono di aggregare e analizzare i dati provenienti da diverse sedi o unità produttive, offrendo una visione globale delle operazioni e facilitando la presa di decisioni informate e basate su dati concreti.
Inoltre, il monitoraggio remoto contribuisce a garantire la conformità normativa imposti dagli standard europei, relativi alla produzione e al trasporto, stoccaggio e distribuzione delle medicine. Tali sistemi di controllo forniscono anche una tracciabilità completa del luogo di reperibilità del farmaco e delle condizioni ambientali a cui è stato esposto lungo l’intera catena di approvvigionamento, creando registri digitali che possono essere facilmente auditati dalle autorità competenti.
Dotare la propria casa farmaceutica di sistemi per il controllo e il monitoraggio da remoto significa offrire ai pazienti un livello di sicurezza aggiuntivo, garantendo che i farmaci vengano mantenuti nelle condizioni ottimali anche in situazioni di emergenza, o per evitare che eventi imprevisti compromettano la disponibilità di farmaci vitali. Non solo in estate, ma in tutto l’arco dell’anno.
Moxa Distry Shop come tuo partner tecnologico nell’automazione industriale
La scelta di partner tecnologici affidabili è fondamentale per l’implementazione di soluzioni di monitoraggio remoto efficaci nelle industrie farmaceutiche. Ed è in questo contesto che Moxa Distry Shop si distingue come leader nella connettività industriale e nelle infrastrutture di rete, prerequisiti di partenza per l’applicazione di soluzioni all’avanguardia che rispondono alle esigenze specifiche dell’industria farmaceutica. I nostri prodotti e le tecnologie a marchio Moxa sono progettati per operare in ambienti critici, garantendo la massima affidabilità e prestazioni in tutte le condizioni operative, quindi specifiche anche per consentire il monitoraggio continuo e la gestione automatizzata dei sistemi di refrigerazione e delle condizioni di stoccaggio, fornendo alle industrie farmaceutiche la sicurezza di cui hanno bisogno per proteggere i loro prodotti e rispettare le normative internazionali. Inoltre le nostre soluzioni sono progettate per integrarsi perfettamente anche con le infrastrutture esistenti, offrendo una gestione centralizzata dei dati e un monitoraggio in tempo reale che consente di rilevare e correggere immediatamente qualsiasi anomalia. Questo approccio minimizza il rischio di interruzioni operative e garantisce che i prodotti farmaceutici siano conservati e trasportati nelle migliori condizioni possibili, riducendo al minimo il rischio di perdita di efficacia e garantendo la sicurezza del paziente e il valore reputazionale del brand farmaceutico.
Le soluzioni MOXA, scalabili e personalizzabili secondo specifiche esigenze e necessità, in aggiunta ad un servizio clienti certificato e di qualità, ci rende partner ideali per le aziende che cercano di migliorare la loro resilienza operativa e di assicurare la continuità del loro business anche durante i momenti più critici e impegnativi dell’anno come la tanto agognata estate.