Non tutti gli imprevisti di salute possono avere una gestione domestica. Ci sono infatti malattie e incidenti che necessitano di un intervento ospedaliero. L’accesso in un ospedale è però un evento che quasi sempre, se non indispensabile, si cerca di evitare il più possibile, per via delle temute infezioni ospedaliere, un annoso problema che intacca la qualità e l’efficienza della sanità pubblica. Si tratta quasi sempre di malattie che nella stragrande maggioranza dei casi i pazienti contraggono proprio durante il loro soggiorno in ospedale o presso altre strutture sanitarie.
Queste infezioni possono essere causate infatti da vettori patogeni quali batteri, virus, funghi quando si verifica un’esposizione a tali agenti durante interventi chirurgici, l’uso di cateteri, ventilazione meccanica o altre procedure di solito invasive o situazioni contagiose per un organismo già provato e debilitato.
A livello globale, le infezioni ospedaliere costituiscono una delle principali cause di morbilità e mortalità, con un impatto significativo sui costi sanitari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che centinaia di milioni di persone siano colpite ogni anno da infezioni correlate all’assistenza sanitaria, con tassi di incidenza che variano in base alla regione e al tipo di struttura.
La prevenzione delle infezioni ospedaliere è quindi una priorità per tutti i sistemi sanitari, poiché queste infezioni non solo aumentano il rischio di complicanze gravi e prolungano la degenza ospedaliera, ma possono anche causare danni irreversibili o risultare fatali. Per minimizzare il rischio di infezioni, è dunque cruciale implementare rigorosi protocolli di igiene, controlli regolari, e auspicare il prima possibile l’uso di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la sterilizzazione delle attrezzature e degli ambienti ospedalieri.
Le infezioni ospedaliere come elevata criticità sanitaria
Una delle cause più frequenti per contrarre una infezione ospedaliera sono sicuramente gli interventi chirurgici, che espongono i pazienti a delicate circostanze: strumenti e attrezzi operatori che vanno disinfettati accuratamente, manipolazione di organi e tessuti, punti di sutura, resistenza agli antibiotici. Quasi sempre una infezione parte dal sito chirurgico, per poi diramarsi in tutto il corpo, fino a diventare nei casi gravi sepsi del sangue, l’insufficienza d’organo e la setticemia che aumentano notevolmente la morbilità e la mortalità nei pazienti ospedalizzati. Frequenti sono però anche polmoniti associate alla ventilazione meccanica in terapia intensiva e infezioni del tratto urinario.
Le infezioni ospedaliere impattano notevolmente sia sui pazienti, determinando un peggioramento del quadro clinico e prolungando la degenza con evoluzioni talvolta anche nefaste, ma presentano anche ingenti conseguenze economiche per i sistemi sanitari che devono subire un maggiore esborso monetario per prolungare cure aggiuntive e posti letto per un medesimo paziente, oltre ad una maggiore necessità di cure post-dimissione, senza poter prestare soccorso e assistenza a nuovi accessi.
La prevenzione, specialmente in chiave sanitaria, è talvolta già cura; dunque nel caso delle infezioni ospedaliere, che coinvolgono tutti dai pazienti al personale sanitario, medici, infermieri, tecnici e personale di supporto, questa rappresenta una sfida complessa, giocare d’anticipo richiede un approccio multidisciplinare e sinergico. L’adozione di misure preventive efficaci di base può sicuramente rappresentare una strategia insostituibile. Pensiamo ad esempio all’importanza di un’adeguata igiene delle mani e della sterilizzazione accurata degli strumenti, la gestione appropriata dei dispositivi medici, come i cateteri e le ventilazioni meccaniche, o all’uso appropriato degli antibiotici, e al monitoraggio continuo delle condizioni ambientali all’interno delle strutture sanitarie, come modalità per arginare e ridurre l’incidenza di queste infezioni.
Lo abbiamo anticipato, ma ribadiamo, che spesso l’uso degli antibiotici diventa una pratica massiccia e addirittura oltre che inefficace pericolosa, perché rendono ancora più resistenti e reattivi agenti patogeni come lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA) o il Clostridium difficile. Entrambi presentano per l’appunto un’elevata resistenza agli antibiotici, cosa che rende più difficile il loro trattamento e richiedono una gestione complessa e un’attenzione rigorosa alle pratiche di prevenzione e controllo.
Tra le pratiche preventive ad ogni modo la formazione continua del personale sanitario può contribuire in modo significativo a migliorare la sicurezza dei pazienti e a ridurre il carico delle infezioni ospedaliere sui sistemi sanitari. Ma spesso non sono elementi sufficienti a scongiurare le infezioni e le malattie contratte in ospedale.
Un effetto, soprattutto a lungo termine delle infezioni ospedaliere è che spesso tali contingenze possono portare a una riduzione della fiducia nei sistemi sanitari, e addirittura con potenziali ricadute anche sul piano legale, qualora si dimostri che l’infezione sia stata causata da una negligenza o da una mancanza nel rispetto dei protocolli di prevenzione e controllo. La mortalità associata alle infezioni ospedaliere è di fatto un altro aspetto critico che non può essere sottovalutato. Le infezioni ospedaliere contribuiscono in modo sostanziale al carico globale di malattie, e nei casi più gravi, come le infezioni del flusso sanguigno o le polmoniti associate alla ventilazione, possono essere letali.
Il controllo delle infezioni ospedaliere è quindi fondamentale non solo per salvaguardare la salute dei pazienti, ma anche per preservare l’efficienza e la sostenibilità dei sistemi sanitari.
Sensori ambientali e reti intelligenti per la prevenzione
Una soluzione assolutamente perseguibile e auspicabile in questo contesto è rappresentata dalle tecnologie intelligenti innovative quali i sensori ambientali che, grazie alla loro capacità di monitorare in tempo reale i parametri critici in grado di influenzare la proliferazione batterica, come umidità, temperatura e qualità dell’aria, possono dare una panoramica accurata delle condizioni dell’ambiente ospedaliero, fungendo da strategie preventive alle condizioni infettive. Questi sensori, posizionati strategicamente all’interno delle strutture ospedaliere, sono in grado di rilevare minime variazioni nelle condizioni ambientali che potrebbero favorire la crescita di agenti patogeni. Ad esempio, un aumento dell’umidità in un’area specifica potrebbe segnalare un rischio potenziale per la crescita di muffe o batteri, come la Legionella, che prosperano in ambienti umidi e caldi. La capacità di monitorare continuamente questi parametri permette di intervenire tempestivamente, regolando le condizioni ambientali per prevenire la proliferazione di microrganismi pericolosi.
Il monitoraggio ambientale non si limita solo al controllo dell’umidità e della temperatura, ma si estende anche alla rilevazione di contaminanti chimici e particelle sospese nell’aria che possono compromettere la qualità dell’aria respirata dai pazienti e dal personale sanitario. In tal senso i sensori ambientali avanzati possono rilevare la presenza di composti organici volatili (VOC), che potrebbero indicare la presenza di sostanze chimiche nocive, e particolato fine (PM2.5), che è associato a una serie di problemi respiratori. La capacità di rilevare e correggere immediatamente queste condizioni riduce significativamente il rischio di infezioni e complicazioni postoperatorie, migliorando così la sicurezza complessiva dell’ambiente ospedaliero.
Le reti intelligenti giocano un ruolo altrettanto cruciale nell’integrazione e nell’efficacia di questi sensori ambientali, poiché consentono ai sensori di comunicare tra loro e con i sistemi di gestione centrale in tempo reale, fornendo una visione completa e dettagliata delle condizioni ambientali all’interno di un ospedale. Attraverso l’uso di reti intelligenti, i dati raccolti dai sensori vengono immediatamente analizzati e confrontati con i parametri di sicurezza preimpostati permettendo di rilevare anomalie contingenti e inviare alert tempestivi al personale responsabile, consentendo un intervento immediato per correggere la situazione prima che si verifichi una contaminazione o un’infezione maggiormente critiche. Queste reti intelligenti oltre a facilitare la comunicazione tra sensori e sistemi di gestione, permettono anche l’automazione di molte condizioni ambientali favorevoli alla proliferazione batterica, e inviare input che innescano gestioni automatiche: attivare sistemi di ventilazione, far partire deumidificatori o mettere in funzione sterilizzatori UV, riducendo così il rischio di infezioni senza la necessità di intervento manuale.
I sistemi basati su intelligenza artificiale possono inoltre analizzare i dati storici raccolti dai sensori per identificare pattern ricorrenti o correlazioni tra variabili ambientali e l’insorgenza di infezioni. Questo permette di prevedere e prevenire possibili focolai, implementando misure preventive basate su analisi predittive. Ad esempio, se i dati mostrano che un aumento della temperatura e dell’umidità in un certo reparto è sempre seguito da un incremento delle infezioni da Staphylococcus aureus, il sistema può pre-attivare misure di controllo prima che la situazione raggiunga livelli critici.
Moxa Distry Shop per la sicurezza sanitaria avanzata
La trasformazione tecnologica dettata dall’integrazione con sensori ambientali e reti intelligenti riduce significativamente i rischi associati alle infezioni ospedaliere, ottimizzando al contempo l’efficacia operativa. Però affinché sia possibile realizzare questi avanzamenti, è essenziale affidarsi a partner tecnologici che possano garantire soluzioni di connettività industriale e infrastrutture di rete robuste e affidabili. Moxa Distry Shop si distingue come un partner di eccellenza in questo contesto, offrendo soluzioni all’avanguardia che supportano l’implementazione di sistemi di monitoraggio e prevenzione delle infezioni ospedaliere con soluzioni di connettività e automazione scalabili, robuste e performanti anche in condizioni ambientali critiche. Si tratta di switch industriali, gateway di protocollo e sistemi di gestione della rete, progettate per garantire un flusso continuo e sicuro di dati, fondamentale per il funzionamento efficiente delle reti intelligenti in ambienti critici proprio come possono esserlo gli ospedali. Moxa Distry Shop inoltre si impegna a offrire un supporto completo, dalla consulenza tecnica all’assistenza post-vendita, assicurando che ogni soluzione sia perfettamente integrata nei sistemi esistenti e risponda alle specifiche esigenze del settore sanitario.
Invitiamo quindi i professionisti del settore sanitario a esplorare le soluzioni offerte per scoprire come queste tecnologie possono contribuire a un futuro più sicuro e sostenibile per le cure sanitarie.