Diceva Voltaire che “il lavoro allontana da noi tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno” e mai frase è più azzeccata specialmente in un periodo i cui l’offerta e la domanda di professionalità elevate e specializzate si fa sempre più complessa e stratificata. Lavorare però in alcuni contesti o periodi dell’anno, come con il torrido caldo estivo, diventa assolutamente faticoso e per certi versi anche parecchio controproducente. Il caldo produce una vasodilatazione che oltre ad innalzare la temperatura del corpo fino a farci sudare, può causare scarsa concentrazione o alta distraibilità, compromettendo pertanto la resa del nostro operato. Non per tutti i lavori certamente, ma almeno per gran parte di questi lo smart working offre enorme flessibilità lavorativa particolarmente vantaggiosa durante il periodo estivo, creando condizioni migliori per bilanciare vita professionale con quella personale e riducendo lo “stress da caldo” con un netto miglioramento dell’umore, una maggiore produttività e, non per ultimo, un notevole risparmio energetico. Ma è tutto oro quello che luccica? Diremmo proprio di no. Infatti il lavoro da remoto non ha solo vantaggi, ma implica una migliore e più forte capacità di gestire i propri tempi investiti davanti ad un pc sicuramente richiede una attenzione estrema in termini di sicurezza delle reti aziendali. La connessione a reti Wi-Fi pubbliche e non sicure, l’accesso remoto senza adeguate misure di protezione e l’uso di dispositivi personali non protetti espongono le aziende a rischi informatici elevati. Affrontiamo allora meglio questo tema e prima che davvero il caldo estremo ci possa sovrastare!
Benefici dello smart working estivo
L’estate è per alcuni probabilmente la stagione più bella: il momento per prendere sole e luce, trascorrere la maggior parte del tempo all’aria aperta e rilassarsi al mare o immersi nel verde. Ma l’estate non è così per tutti, specialmente per chi dovrà continuare il proprio lavoro, fronteggiando o il caldo torrido di questa stagione o ambienti gelidi che ricordano le celle frigorifere, pur di avere refrigerio con i condizionatori in azienda!
Questo è uno dei tanti motivi per i quali lo smart working estivo ha assunto sempre più rilevanza e importanza nel mondo del lavoro moderno, costituendo un’opportunità significativa anche per quel che riguarda il benessere delle risorse umane e, con questo, anche la relativa conseguenza sull’aspetto produttivo e di fatturato delle aziende.
Grazie alla flessibilità estrema di questa modalità lavorativa, notoriamente e necessariamente diffusasi al massimo fino a qualche anno fa in tempi di pandemia, i dipendenti delle aziende possono di fatto organizzare e disporre al meglio dei propri spazi e tempi professionali, conciliandoli con quelli personali. “Da casa”, in remoto, è possibile promuovere il lavoro in orari e temperature migliori, come al mattino prestissimo o al secondo pomeriggio ad esempio, evitando temperature vertiginose da “primo pomeriggio” per stare seduti davanti al PC. Un eccesso di caldo e temperature torride fanno male alla resa professionale e all’efficienza lavorativa, poiché contribuiscono ad avere eccessiva stanchezza e forte irritabilità crescente da un lato, e un ridotto grado di concentrazione con scarsa produttività o incapacità di prendere decisioni, dall’altro. Inoltre numerose persone soffrono spesso fisicamente il caldo, con improvvisi cali pressori che colpiscono causando severe condizioni critiche che possono condurre anche alla perdita della coscienza. L’eccessivo caldo provoca, inoltre, disidratazione, colpi di calore o, in generale, affaticamento, condizioni sperimentate maggiormente da persone presumibilmente più deboli. In ogni caso gradi troppo alti riducono la possibilità gli apprendimenti, affaticano le abilità cognitive, fiaccano fisicamente e accrescono stati di stress, d’ansia, diventando, appunto, motivo di errore lavorativo o, peggio, situazioni pericolose per la vita stessa. In generale (vale per tutti), la possibilità magari di lavorare in località estive, mitigate da condizioni climatiche favorevoli o comunque in location più fresche, consente di ridurre significativamente la pressione associata al lavoro in ufficio, favorendo un equilibrio più sano tra lavoro e vita privata. L’accesso ad ambienti “più immersi in contesti naturali”, come una casa al mare o in montagna, riduce di sicuro la pressione indotta dal lavoro, permettendo una ricarica energetica senza eguali, rispetto al lavoro all’interno delle mura di un ufficio. E se possibilmente l’autonomia lavorativa comporterà orari non proprio canonici, rispetto ai consueti “da ufficio”, tuttavia la gestione di tempi e spazi personali migliorerà la propositività al lavoro e permetterà la maggiore reattività verso il raggiungimento degli obiettivi, oltre a ritemprare mente e corpo.
L’ambiente domestico, confortevole o comunque “nostro”, permette certamente di lavorare con più silenzio, maggiore concentrazione e più tranquillità rispetto all’alternativa di stare in un ufficio rumoroso e con parecchie fonti distrattive.
E che dire poi dei benefici come il risparmio di tempo per i tragitti casa–lavoro e alla riduzione dell’inquinamento acustico ed ambientale rinunciando a prendere un mezzo di trasporto? Anche se la maggiore autonomia può voler dire che si lavorerà più ore, tuttavia l’opportunità di lavorare magari seduti all’aperto su di un parto o in riva al mare, ad esempio, stimola la creatività e riduce la sensazione di logorio, conferendo maggiore proattività, orientamento ai risultati e rendimento complessivo all’azienda in generale. Non è solo il collaboratore, la risorsa umana, ad avere vantaggi dalla modalità di lavoro agile da “smart working” ma anche l’economia aziendale e l’ambiente. Se un dipendente “porta il lavoro a casa”, l’azienda si “risparmia” i costi energetici di climatizzazione e illuminazione dell’ufficio, assegnando la differenza a premi produzione, training di sviluppo o team building per i propri dipendenti. Tutto ciò, come detto, aiuta a limitare anche il dispendio di energia e le emissioni di CO2, supportando gli obiettivi di sostenibilità e responsabilità ambientale dell’azienda, sempre più green oriented e flessibile!
Rischi di sicurezza delle reti aziendali
Lavorare in piena sicurezza è oggi un obbligo tassativo, soprattutto se guardandoci intorno comprendiamo quante sono le innovazioni tecnologiche che ci creano un ambiente dove stare costantemente iperconnessi e digitalizzati, dove i touchpoint lavorativi sono anche i PC di casa. Per questo il lavoro agile apre la porta a tanti altri rischi, come per l’appunto la sicurezza informatica. Una delle principali vulnerabilità deriva dall’esposizione a reti Wi-Fi pubbliche e non sicure, cosa che si verifica con una certa frequenza, ad esempio quando ci si connette alla rete aziendale da luoghi pubblici, quali hall di hotel, palestre, caffetterie, per di più attraverso dispositivi personali come laptop, smartphone e tablet, che possono non disporre delle stesse misure di sicurezza implementate nei dispositivi aziendali.
È facile, in questo contesto, e senza antivirus aggiornati, firewall robusti e pratiche di sicurezza adeguate, aprire varchi a possibili malintenzionati, cybercriminali, in grado di sfruttare le vulnerabilità della rete per introdursi all’interno dei sistemi, contaminando le reti o venendo in possesso di dati sensibili attraverso i dispositivi connessi.
Un altro rischio significativo è rappresentato dall’accesso remoto non protetto da VPN (Virtual Private Network) e dall’autenticazione a più fattori (MFA). Anche in questo caso dati sensibili e riservati possono cadere nelle mani sbagliate ed è proprio durante il periodo estivo che si registra un incremento degli attacchi di malware, phishing e ransomware. Sono tante volte i dipendenti stessi a “prestare il fianco”, possibilmente perché più “mentalmente distaccati” dal lavoro e facili prede di email fraudolente che sembrano provenire da fonti legittime, inducendo i destinatari a rivelare informazioni sensibili o a scaricare virus. Questi attacchi possono compromettere seriamente l’intera sicurezza aziendale, causando perdite finanziarie e danni reputazionali significativi.
Strategie di protezione delle reti aziendali
Per evitare situazioni delicate come quelle appena adesso elencate, è importante che le aziende si dotino di soluzioni avanzate nel campo della connettività industriale edge e delle infrastrutture di rete, soprattutto se le stesse si apprestano a delegare ai dipendenti la facoltà dello smart working per la bella stagione. Solo così sarà possibile consentire un lavoro da casa sereno, tranquillo, e garantendo allo stesso tempo la trasmissione sicura e affidabile dei dati. Grazie a un’adeguata protezione della rete aziendale, che viene solitamente realizzata tramite l’utilizzo di una rete privata virtuale, la VPN, le aziende possono sapranno che i loro dati rimarranno al sicuro e i dipendenti potranno lavorare in tutta sicurezza da remoto, senza mettere a repentaglio l’azienda né il personale benessere durante i mesi estivi. La crittografia avanzata utilizzata dalle VPN assicura infatti che i dati trasmessi siano leggibili solo dai destinatari autorizzati, riducendo così il rischio di furto di dati e di altre minacce informatiche.
Un altro elemento fondamentale per la protezione delle reti aziendali è l’implementazione dell’autenticazione a due fattori (2FA), che si basa su di una doppia verifica richiesta dagli utenti come forma di identificazione propedeutica per accedere ai sistemi aziendali. Tipicamente, questi fattori includono qualcosa che l’utente conosce, ad esempio una password e qualcosa che l’utente possiede, ovvero un token hardware o un codice inviato al telefono. Questo sistema rende molto meno fragile il sistema di connessione e comunicazione, rendendolo più sicuro e molto più difficile per gli hacker accedere alle reti, seppur i cybercriminali dovessero venire in possesso di uno dei due codici.
Questo sistema può proteggere efficacemente gli account dagli attacchi di phishing o dalla compromissione delle password.
Resta comunque assodato che tutte le aziende debbano investire soprattutto nella formazione dei dipendenti, trasferendo loro le best practice di sicurezza informatica, inclusa la difesa contro email di phishing, la creazione e l’uso di password robuste e l’aggiornamento regolare del software. Per garantire una copertura completa delle reti aziendali e il supporto in smart working estivo tra i dipendenti, è importante avere di base, proprio come abbiamo detto all’inizio di questo nostro ultimo paragrafo, affidabili e sicure soluzioni di connettività, proprio come la connettività industriale edge e le infrastrutture di reti industriali offerte da Moxa Distry Shop, l’e-commerce di prodotti Moxa n. 1 in Italia.
Con queste robuste soluzioni le aziende possono garantire che le loro reti siano al sicuro da cyber minacce, permettendo ai dipendenti di lavorare in smart working in tutta sicurezza e ovunque si trovino, godendosi anche un tramonto infuocato, magari sorseggiando un delizioso e fruttato cocktail al PC.