L’estate, complice il sole e le godibili temperature, è senza dubbio la stagione che probabilmente più si presta ad attività outdoor: sport, passeggiate, giornate al mare, picnic sul prato e tanto, ma proprio tanto altro. Però la stessa bella stagione è anche quella che conta il maggior numero di accessi ai pronto soccorsi e presso le strutture sanitarie.
Elevate temperature, ondate di calore, incendi e traumi da attività all’aperto sono infatti condizioni frequenti e ricorrenti che incrementano l’affluenza di pazienti. L’aumento del termometro non grava però solo sulle persone, ma è causa anche di guasti e malfunzionamenti dei macchinari che governano e gestiscono gli ambienti sanitari, affinché siano anche sicuri e sani.
Prendiamo ad esempio i sistemi HVAC, fondamentali per mantenere ambienti clinici sicuri e con una adeguata temperatura calda o fredda e che, in estate, sono sottoposti a stress notevoli, surriscaldandosi e aumentando il rischio di guasti tecnici e interruzioni operative. Così succede anche per i sistemi di rete, l’illuminazione e per le apparecchiature mediche, una pressione aggiuntiva in più sulle risorse umane di medici e operatori sanitari che si trovano a fronteggiare molte più emergenze sanitarie oltre ad un aumento smisurato della domanda di ingressi, ma anche un carico di lavoro maggiore e che esula la sola gestione del paziente e della sua cura. Potrebbe l’adozione di tecnologie avanzate fornire la continuità operativa dei servizi essenziali e l’afflusso dei pazienti? Vediamolo meglio qui nel nostro nuovo articolo.
Necessità di soluzioni di rete affidabili
Garantire una continuità operativa nelle strutture sanitarie è di fondamentale importanza: ne va della qualità di cura erogata ai pazienti stessi. Le ondate di calore, infatti, possono creare danni talvolta irreversibili Pensiamo un attimo come potrebbe cambiare una situazione di emergenza sanitaria, un’intervento salvavita ad esempio, se improvvisamente un surriscaldamento delle reti elettriche causasse un improvviso e prolungato blackout? O se il divampare di un incendio danneggiasse le infrastrutture fisiche, compromettendo l’accesso ai dati e la comunicazione tra i diversi reparti?
Sono chiaramente situazioni abbastanza frequenti a cui le strutture sanitarie vanno incontro, mettendo in crisi i sistemi di supporto vitale, la funzionalità dei servizi sanitari stessi. Per non parlare poi degli attacchi informatici, che aumentano in maniera esponenziale proprio in estate e che possono compromettere la privacy dei pazienti e l’operatività della struttura. Ma poiché la vita è preziosa, e proprio per questo va difesa e protetta, le strutture sanitarie devono necessariamente dotarsi di soluzioni di rete affidabili, proprio per scongiurare una mancata continuità operativa, contemporaneamente causa di aumento del carico di lavoro per il personale medico sanitario, ma purtroppo anche aumento di perdite delle vite umane, perché nonostante l’intervento umano, questo intervento non è stato sufficiente a garantire il diritto alla vita.
L’importanza di una robusta rete affidabile si estende anche alla gestione interna delle strutture sanitarie dove la comunicazione tra i reparti è basilare. Sono infatti i sistemi informativi ospedalieri, che coordinano tutte le attività cliniche e amministrative, dalla registrazione dei pazienti alla gestione delle risorse umane, permettendo anche di rendere subito disponibili dati e informazioni preziose sulla consultazione dei quali i medici possono fare diagnosi e stabilire una cura. Pensiamo alle cartelle cliniche, ad esempio, che raccolgono tutta la storia, l’anamnesi del paziente. Una indisponibilità di questa preziosa documentazione può non garantire una risposta tempestiva alla emergenza sanitaria del singolo paziente. Soluzioni di rete scalabili diventano necessarie per arginare quindi gli ostacoli e le criticità del periodo estivo, ma non solo quello.
Un aspetto interessante, ad esempio, di una rete robusta e sicura è la sua declinazione nella telemedicina. Se infatti la rete interna può offrire una soluzione essenziale per il funzionamento continuativo senza interruzioni delle apparecchiature mediche e per la gestione efficiente della cura, d’altro lato essa interviene nella gestione di quelle situazioni in cui la domanda di assistenza medica risulta superiore al numero dei medici che possano gestirla. Avete presente quelle giornate caldissime passate in codice bianco in attesa del vostro turno con il primo medico disponibile del pronto soccorso? Beh, l’adozione di una infrastruttura di rete solida potrebbe anche servire a dislocare a distanza talune consulenze, così da snellire il carico di lavoro e gestire i pazienti meno urgenti a vantaggio di quelli gravi veramente. Ma la telemedicina potrebbe diventare una routine, integrata alle consulenze in presenza, per offrire consulenza medica a pazienti “distanti fisicamente” e come modalità per accelerare l’operatività interna, sgravando la domanda di servizi o anche per permettere ai medici di lavorare in equipe, con consulenze a distanza tra il personale medico.
Lo abbiamo accennato, ma qui lo ribadiamo: una rete affidabile interviene anche a tutela della privacy di medici e pazienti, oltre a garantire una conformità rispetto alle normative vigenti. Le reti devono quindi essere dotate di sistemi avanzati per la sicurezza, per prevenire accessi non autorizzati e attacchi informatici. Una violazione informatica, come il furto delle identità o l’ingresso di virus, comporta comunque un fermo, una non continuità delle cure o comunque compromettere la corretta loro erogazione puntuale.
Tecnologie chiave per la protezione delle reti sanitarie
Per garantire la protezione delle reti sanitarie (anche a distanza) l’implementazione di VPN sicure è basilare. VPN è acronimo di Virtual Private Network ed è una soluzione che consente di creare una connessione criptata tra dispositivi remoti connessi e rete aziendale della struttura sanitaria. In questo modo le informazioni e i dati inviati e ricevuti sono leggibili solo da personale autorizzato, perché generalmente le VPN utilizzano protocolli di crittografia avanzata, come IPsec o SSL/TLS, riducendo così il rischio di attacchi man-in-the-middle, potenziali intercettatori di contenuti sensibili. Un ruolo non affatto secondario è rappresentato dai firewall avanzati, in grado di prevenire prontamente accessi non autorizzati e attacchi informatici, agendo come una vera e propria barriera tra la rete interna dell’ospedale e le reti esterne. In questa maniera è possibile filtrare il traffico in entrata e in uscita, rilevando e bloccando immediatamente tentativi di traffico o accesso non autorizzato, tramite sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS) e sistemi di prevenzione delle intrusioni (IPS) oltre a prevenire attacchi DDoS (Distributed Denial of Service).
Bloccare il pericolo imminente ed impedire l’ingresso a terzi è senz’altro un aspetto imprescindibile, ma non sufficiente. Per questo è importante munirsi anche di soluzioni di backup regolari e ripristino, così da scongiurare la perdita di dati e garantire la continuità operativa delle strutture sanitarie anche in caso di incidenti informatici o guasti hardware. Un’ulteriore osservazione va fatta sull’adozione dei sistemi intelligenti e alcuni algoritmi di intelligenza artificiale e di machine learning, che possono supportare l’intera rete con scansioni e monitoraggi costanti e continui, così da rafforzare ulteriormente la sicurezza delle reti ospedaliere, intercettando immediatamente attività sospette o anomale, generando alert in tempo reale e consentire interventi tempestivi.
Soluzioni di rete per ospedali e cliniche
Come è possibile in definitiva evitare queste pericolose interruzioni di rete nelle strutture sanitarie? L’implementazione di reti e connessioni ridondanti è una soluzione. Una rete ridondante, infatti, che può essere configurata delle modalità dual-homed o multi-homed, garantisce che vi sia sempre un percorso secondario immediatamente disponibile, in caso di perdita di una connessione primaria, garantendo così la continuità del servizio. Tradotto questo vuol dire che il personale medico sarà sollevato da ulteriori carichi che non siano strettamente quelli relativi alla gestione di pazienti e cura. L’affidabilità della rete permetterà in maniera puntuale il funzionamento di sistemi diagnostici, la gestione delle cartelle cliniche elettroniche e la comunicazione e la collaborazione in tempo reale di tutto il personale sanitario, medico e infermieristico.
Le connesse tecnologie di gestione della rete ridondante, come algoritmi di routing dinamici basati su protocolli OSPF – Open Shortest Path First – o BGP – Border Gateway Protocol – gestiscono adeguatamente la ridondanza e ottimizzano il traffico di rete per garantire prestazioni, affidabilità e attività continue del servizio. Le infrastrutture di rete resilienti devono inoltre avvalersi di strutture hardware robuste, come anche switch industriali, router e firewall, in grado cioè di non subire fermi operativi in condizioni critiche, come nel caso di un eccesso di umidità o del surriscaldamento dei sistemi in estate.
Infine, vanno implementati sempre software avanzati per monitoraggio e diagnostica in tempo reale della rete, così da consentire una supervisione per accessi insoliti o pericolosi. Completano il sistema soluzioni di alimentazione continua UPS e generatori di emergenza, che possono garantire la continuità dell’alimentazione elettrica elettrica per tutti i dispositivi di rete, anche in caso di blackout improvvisi o fluttuazioni di tensione.
Infine, un’altra strategia essenziale per mantenere le reti sanitarie affidabili durante l’estate è la manutenzione preventiva. La pianificazione di regolari ispezioni di cavi, la pulizia dei componenti hardware e del rack di server o aggiornamenti di software è fondamentale per assicurarsi che i guasti non si verifichino all’improvviso e che le prestazioni delle reti siano sempre ottimali.
Durante l’estate, la crescente temperatura può mettere a dura prova i sistemi di raffreddamento del data center, in questo caso, è fondamentale verificare che i sistemi di climatizzazione interna siano funzionanti e che i server e le apparecchiature critiche siano protetti da fenomeni di surriscaldamento. Inutile dire, però, che la maniera migliore per garantire sicurezza totale delle reti ospedaliere o delle cliniche, e in generale di ogni struttura sanitaria, in estate e non solo, è quello di avvalersi di partner idonei per le infrastrutture di reti industriali e per la connettività industriale edge e chi meglio di Moxa Distry Shop? Da oltre 18 anni distributori ufficiali del brand MOXA, Moxa Distry Shop offre una vasta gamma di prodotti avanzati e soluzioni affidabili e sicure che permettono alle strutture sanitarie protezione da minacce informatiche e zero interruzioni di servizio, così da avere solo un’unica missione: quella di concentrarsi sul bene più prezioso, cioè la vita, che passa attraverso la cura e la ricerca della salute di tutti gli esseri viventi.