Pressione da consegne e scadenze, attività routinarie e ripetitive, elevati carichi di lavoro e dinamiche relazionali complesse minano e mettono a durissima prova, ogni giorno, l’equilibrio fisico e psicologico di milioni e milioni di lavoratori nel mondo. La vita in ufficio è sicuramente un punto di certezza, ma anche enorme fonte di stress.
Ed è proprio questo stress professionale che rappresenta sempre più una piaga contemporanea, una priorità da gestire (e bene) rispetto anche alle consuete attività all’interno di una industria o di una fabbrica o azienda che sia. A lungo andare questa condizione psicofisica diventa implosiva per chiunque, con ripercussioni sul benessere dei lavoratori: ansia, insonnia, affaticamento, diminuzione della soddisfazione lavorativa, quindi anche peggioramento della resa e della qualità dei lavori.
Si comprende allora bene che non si tratta solo di una questione individuale, ma anche e soprattutto organizzativa, perché responsabile di clima lavorativo teso e di un arretramento della produttività e dell’efficienza deleteri per la competitività dell’impresa.
È in questa frattura che si inserisce con enormi potenzialità risolutive, l’impiego di sistemi intelligenti, come l’Intelligenza Artificiale (AI) e l’Internet delle Cose (IoT), soluzione queste assolutamente promettenti in questo paesaggio e in grado di poter mitigare l’incidenza dello stress lavorativo che fino ad oggi è (e continua ad esserlo) causa anche di molti abbandoni del proprio posto di lavoro.
Grazie infatti all’utilizzo dei sistemi intelligenti molti compiti, svolti fino ad ora dall’uomo, anche in maniera non semplice e soggetta ad errori, possono venire demandati ai dispositivi e software di AI e IoT, facendo sì che si possa beneficiare (tutti) di una automazione migliorativa dei processi lavorativi e del conseguente recupero psicofisico ed emotivo del personale.
Come si vedrà, di fatto, nel corso del nostro articolo le tecnologie avanzate co dell’AI, ad esempio, potranno essere integrate nei processi aziendali con lo scopo di automatizzare compiti ripetitivi e onerosi, mentre l’IoT sarà in grado di contribuire a creare ambienti di lavoro più connessi, sicuri e personalizzabili.
Immaginate allora un futuro sempre più tangibile, dove saranno le macchine a prendersi cura dei compiti noiosi o complicati, mentre le “persone di una azienda” saranno quindi più libere dal carico quotidiano trovando il tempo di concentrarsi su attività di maggiore valore aggiunto, con un conseguente incremento della soddisfazione lavorativa e dell’output prodotto.
AI per un lavoro più intelligente e non più duro in tutti i settori
Esistono ad oggi settori che sono sicuramente più esposti di altri al rischio di stress da lavoro. Probabilmente sarà capitato anche a voi di dover ricorrere ad un ospedale, e avrete certamente notato quel frenetico tram tram di persone e l’andirivieni del personale medico, soprattutto nei pronto soccorsi, costretto a lavorare in condizioni di stress estremo.
La sanità è proprio uno di quegli ambienti che per primi dovrebbero dotarsi di moderne tecnologie e di sistemi intelligenti, per migliorare e snellire il proprio carico lavorativo, offendo, per altro, servizi al paziente in contesti di necessità di assistenza e guida.
Ad esempio, l’utilizzo di sistemi intelligenti, come l’analisi del linguaggio naturale o software che analizzano le note anamnestiche dei pazienti, può aiutare i medici a gestire meglio il proprio carico di lavoro, a identificare tempestivamente problemi specifici, concentrandosi solo sui casi realmente più urgenti, riducendo tra l’altro anche il tempo necessario per prendere decisioni cruciali.
L’AI non è solo utile nella sanità ma può essere applicata in molti altri settori. Ad esempio, l’utilizzo di sistemi intelligenti per prevedere la domanda di prodotti può aiutare le aziende alimentari a gestire meglio il proprio inventario e ad evitare sprechi, riducendo così problemi e fatica legati alla gestione del magazzino e tutelando per altro l’ambiente dall’impatto di sfridi nella produzione.
Ma l’AI può anche supportare la pianificazione e la programmazione del lavoro fatto dai dipendenti del settore siderurgico o minerario, aiutandoli a evitare la surrogazione delle attività e a rimanere impiegati sulle attività più importanti.
Un altro versante che risulta trarre i maggiori benefici nell’applicazione dei sistemi intelligenti di intelligenza artificiale è la comunicazione e la collaborazione all’interno dell’azienda, grazie all’utilizzo di piattaforme intelligenti che facilitano la condivisione di informazioni e la gestione di progetti complessi. Questo può portare a un incremento della coesione del team e della capacità di risolvere i problemi in modo collaborativo.
L’elenco è infinito: l’analisi dei dati, la capacità di identificare pattern e fare previsioni può aiutare i dirigenti delle industrie meccaniche a ridurre l’affaticamento decisionale e a identificare nuovi trend di mercato, o eventuali disfunzioni all’interno dell’organizzazione, così da essere rapidi nel prendere eventuali misure preventive, facilitando il superamento di situazioni di incertezza e instabilità, o anche solo per evitare (addirittura) future situazioni da stress professionale e burnout.
Ci sono molte aree in cui l’automazione può essere applicata con successo nei processi lavorativi. Ad esempio, anche nel settore manifatturiero, dove l’automazione delle catene di montaggio può aumentare la produttività e ridurre il rischio di infortuni.
Detto questo l’utilizzo dell’AI può portare decisamente a una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro, riducendo la necessità di condurre attività stressanti e ripetitive in prima persona, ma delegando alle macchine, con l’obiettivo di promuovere un lavoro più intelligente, ma non certamente più duro.
Tuttavia, è importante sottolineare che l’AI solleva anche un problema “etico” nel suo utilizzo e non deve, né può sostituire completamente le abilità umane, ma piuttosto rappresenta una enorme risorsa da “guidare e gestire” in modo responsabile, avendo anche a cuore che i lavoratori sono “anche persone”, per l’appunto, con le loro necessità di privacy, sicurezza e bisogno di far valere le personali competenze professionali.
Automazione dei processi lavorativi: maggiore efficienza e meno stress
Quella di rendere automatici la stragrande maggioranza dei processi lavorativi può essere la chiave per una migliore efficienza produttiva e meno fatica mentale e fisica sul posto di lavoro.
L’introduzione di tecnologie intelligenti, come l’intelligenza artificiale e la robotica, serve anche a dare migliori risultati, evitando ad esempio la presenza dell’errore umano o il dover eseguire compiti ripetitivi e noiosi, che tolgono per altro spazio per attività più creative e stimolanti.
In molti ambiti lavorativi si ha spesso a che fare anche con ingenti quantità di dati, che vanno raccolti e analizzati o anche interpretati, così i sistemi intelligenti possono fornire un supporto prezioso, analizzando grandi quantità di dati complessi e fornendo informazioni utili, grazie anche alla elaborazione di report dettagliati, migliorando al contempo efficienza e produttività.
Utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per ottimizzare la gestione del tempo e delle risorse in azienda
Si sente spesso parlare di analisi dei bisogni aziendali, e di solito queste sedute, fatte da business coach ai dirigenti e al personale d’azienda, sono svolte come somministrazione di questionari qualitativi.
Praticamente una mole sconfinata di dati che analizzati possono dare un orientamento sui miglioramenti delle performance “gestione del tempo” e “supporto alle risorse” in ambito lavorativo.
Grazie alle tecnologie intelligenti disponibili è possibile eliminare tanti aspetti burocratici e farraginosi, snellendo i processi fino a sviluppare soluzioni che consentono di semplificare le attività.
Somministrando questionari online raccolti e elaborati dall’intelligenza artificiale è possibile analizzare i punti critici in cui si registrano perdite di tempo e risorse, sperimentando anche la possibilità di trovare soluzioni personalizzate e su misura rispetto alle esigenze specifiche di ogni organizzazione. Facciamo un esempio: l’IA può suggerire un’ algoritmo per la pianificazione delle attività basato sulle priorità e sui tempi necessari per completare ciascuna fase del lavoro, oppure può consigliare un programma di formazione per il personale che permetta di sviluppare competenze specifiche e ridurre gli errori.
Altro vantaggio dell’impiego dell’intelligenza artificiale in questa prospettiva sta nel poter aiutare a ottimizzare il processo di gestione del personale, fornendo dati relativi alle performance dei lavoratori e suggerendo piani di sviluppo del personale.
Ma non solo, perché il ricorso a queste evolute tecnologie coadiuva l’ufficio del personale anche migliorando la pianificazione degli orari e turni di lavoro, riducendo il rischio di sovraccarico di lavoro e di stress per i lavoratori.
Implementazione di chatbot e assistenti virtuali
I chatbot e assistenti virtuali sono programmi informatici, in grado di simulare una conversazione umana con risposte pre strutturate a domande standard, o impiegati nello svolgimento di operazioni ben definite, prevedibili e routinarie, come monitorando le scadenze e inviando promemoria. L’obiettivo di questi applicativi di intelligenza artificiale è quello di rendere più efficiente il lavoro delle persone, riducendo allo stesso tempo il loro carico di stress. Un esempio molto comune di utilizzo di chatbot e assistenti virtuali, nell’ambito delle aziende, riguarda l’assistenza clienti, che di fatto così diventa un processo automatico, senza la necessità di coinvolgere un operatore in carne e ossa, liberandolo da questo aspetto e permettendogli di occuparsi di compiti ben più complessi.
L’integrazione dei chatbot e degli assistenti virtuali nell’ambiente lavorativo richiede a monte una corretta analisi dei processi aziendali e delle esigenze dei dipendenti. È importante comprendere esattamente quali sono le attività che possono essere automatizzate e quali richiedono invece l’intervento umano.
L’IoT per un ambiente di lavoro più connesso e confortevole
L’altra metà della mela dei sistemi intelligenti è rappresentata dall’IoT, ovvero l’Internet of Things, tecnologia che sta rivoluzionando la nostra vita quotidiana, e anche il mondo del lavoro.
Grazie a questa tecnologia evoluta, è possibile creare un ambiente di lavoro più connesso e confortevole per i dipendenti. Tutta una serie di dispositivi e sensori intelligenti possono raccogliere e monitorare tutti i dati che riguardano l’ambiente di lavoro, come la temperatura, l’illuminazione, la qualità dell’aria e il rumore. Questi dati possono essere, infatti, utilizzati per automatizzare le funzioni del luogo di lavoro e comprendere se lo stesso si riveli come confortevole per il personale o meno.
Ad esempio, un sistema IoT può regolare automaticamente la temperatura degli uffici in funzione alla presenza dei dipendenti e alle condizioni meteorologiche esterne. Oppure ancora rilevare la presenza di sostanze nocive nell’aria e attivare i sistemi di ventilazione per purificare l’aria in modo rapido ed efficace.
In aggiunta a ciò, l’IoT può aiutare a migliorare la connessione e la comunicazione tra i membri del team e tra i dipendenti e la direzione. Ad esempio, si possono utilizzare le app IoT, per inviare notifiche ai dipendenti su eventuali cambiamenti programmati e per comunicare le informazioni importanti, ottimizzando i tempi e la produttività, riducendo quindi lo stress dei lavoratori.
Identificazione dei fattori di stress lavorativo tramite sistemi intelligenti
Ma l’applicazione dei sistemi intelligenti, sottoforma di dispositivi e sensori di rilevazione per alcuni parametri trova una eccellente applicazione anche nell’identificare predittivamente fattori di stress lavorativo, giocando d’anticipo per prevenire l’insorgenza di patologie correlate al lavoro e per garantire la salute e il benessere di tutti i lavoratori. Attraverso i sistemi intelligenti si possono utilizzare algoritmi di machine learning per raccogliere e analizzare una vasta quantità di dati relativi alle condizioni di lavoro e alle abitudini dei lavoratori.
Un esempio molto semplice, ma utile a capire questo funzionamento “in piccolo” lo troviamo nei comuni orologi smart o nelle app di tracciamento dell’attività fisica. Una volta raccolti i dati, i sistemi intelligenti possono utilizzare algoritmi di analisi per individuare eventuali correlazioni tra le condizioni di salute, ambiente e prestazioni di lavoro, esaminando la resa individuale o gli aspetti critici che impediscono il raggiungimento di un obiettivo, come anche la possibilità di intercettare le attività che causano maggior stress nel team.
I risultati ottenuti possono essere forniti ai responsabili delle risorse umane o ai consulenti del benessere aziendale, che potranno utilizzarli per implementare interventi specifici volti a migliorare le condizioni di lavoro e ridurre le cause dello stress lavorativo.
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